Il rischio altrimenti, è che la sua esperienza in viola passi senza che abbia lasciato una vera, concreta, traccia tangibile. Tante belle giocate, qualche sprazzo di altissimo calcio, uniti però a tanti momenti di pausa e a lunghe assenze. Un po' poco, per quello che resta il giocatore più pagato nella storia della Fiorentina. Un marchio pesante, che Nico può cancellare soltanto in un modo: diventando il calciatore che ha riportato in città un trofeo dopo oltre 20 anni. Sarebbe il modo migliore per chiudere la sua avventura all'ombra del Duomo visto che, molto probabilmente, in estate sarà ceduto.
E così apriamo un altro capitolo. Quello legato al futuro, e a quella che quasi certamente sarà e dovrà essere una vera e proprio rivoluzione. Il riferimento è ovviamente a Vincenzo Italiano, salvo inimmaginabili scossoni destinato a salutare, e con lui a gran parte del gruppo che lo ha accompagnato in questi anni. Il ciclo insomma si sta chiudendo, e se a chi lavora sul campo è giusto chiedere che abbiano in testa solo e soltanto questo sprint finale, dall'altro chi siede alla scrivania non può pensare di aspettare la fine della stagione per programmare. Non a caso, da settimane, circolano i nomi degli allenatori che potrebbero raccogliere l'eredità del mister: Gilardino, Palladino, Sarri, Aquilani, con quest'ultimo in nettissima ascesa rispetto a tutti gli altri.
Prima di tutto però, e più che mai in una situazione del genere, sarebbe importante che la proprietà spiegasse chiaramente che percorso (non parliamo di progetto, please) ha in mente: pensa di costruire una squadra giovane, che riparta completamente da zero e che nell'immediato magari ridimensioni un po' gli obiettivi? Oppure si cercherà di crescere ancora, costruendo una squadra che possa davvero (e non solo sperando nei miracoli) puntare ad un salto di qualità? Di sicuro le ultime parole di Rocco Commisso non lasciano troppo spazio ai sogni di chi immagina mercati faraonici o grandi spese: “Faremo tutto cercando di rispettare la sostenibilità. Stiamo crescendo ma la differenza con i grandi club è ancora ampia. A differenza di tanti di loro però noi avremo sempre i conti in ordine e non avremo mai problemi con la Figc, con la Lega e con le associazioni sportive internazionali". Giusto, sia chiaro, e nessuno dotato di un minimo di buonsenso chiede qualcosa di diverso.
Quel che si può pretendere invece è un minimo di ambizione sportiva in più. Quella che a gennaio, per esempio, avrebbe portato la società ad avere un pizzico di coraggio in più nell'aiutare una squadra che si era presentata al via del mercato al quarto posto in classifica. Del resto, se si vuole sul serio provare a competere nonostante le svantaggiose condizioni di partenza, non esistono strade alternative: servono i risultati, ed entrare in Champions o in Europa League (traguardo ancora possibile, soprattutto attraverso le coppe) farebbe o avrebbe fatto tutta la differenza del mondo. E' così, che si può (almeno in parte) colmare il gap.
Di certo, tornando a immaginare la prossima stagione, non sarà semplice. Quando si chiude un ciclo infatti il rischio di perdersi è enorme e quanto successo al Napoli dopo lo scudetto (o alla Fiorentina dopo del post Prandelli) è enorme. Ciò non significa che sia impossibile e Daniele Pradè, il quale dovrebbe da ora in poi tornare ad avere un minimo di autonomia in più, in passato (seppur con la preziosissima collaborazione di Eduardo Macia) ha dimostrato di poterci riuscire. A proposito. Occhio allo spagnolo, perché se Burdisso dovesse andarsene l'attuale diesse una telefonata per sondarne la disponibilità per un eventuale ritorno gliela farebbe (quasi) sicuramente. Quella però, era una Fiorentina che aveva le idee molto chiare e che sapeva benissimo dove voleva andare. E' così, oggi? Non resta che aspettare sperando, finalmente, che qualcuno lo spieghi con parole chiare.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA