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L'editoriale

Rocco a Italiano: “Faremo una Fiorentina più forte”. Igor al Brighton, Sutalo vicino

Rocco a Italiano: “Faremo una Fiorentina più forte”. Igor al Brighton, Sutalo vicino - immagine 1
Nascerà una Fiorentina più forte: Commisso rassicura Italiano e le nuove idee di mercato
Enzo Bucchioni Editorialista 

Faremo una Fiorentina degna del Viola Park. E’ questa l’estrema sintesi di una giornata che resterà nella storia viola per l’inizio del ritiro precampionato nel nuovo straordinario centro sportivo, ma che registra anche importanti dichiarazioni e incontri in chiave mercato per definire la squadra che verrà.

Tante le cose da raccontare. Andiamo per gradi, a cominciare dal tema che più sta a cuore ai tifosi: la campagna acquisti.


Tre giorni fa Rocco Commisso ha chiamato Vincenzo Italiano per i tradizionali auguri di inizio stagione, ma anche per ribadire la sua fiducia incondizionata e la centralità dell’allenatore nel progetto viola, annunciando la voglia di investire ancora per fare una Fiorentina sempre più forte. Ha caricato il suo allenatore come solo Commisso sa fare, ma a sua volta è un Rocco motivatissimo, ha assaporato la gioia delle finali, ha toccato con mano l’entusiasmo, ha capito dove può e dove vuole arrivare per godere ancora e riprovare a vincere per la sua ambizione personale, ma soprattutto per il Popolo Viola.

E per essere concreti, ha ribadito che la campagna acquisti si farà secondo i programmi stilati all’inizio di giugno.

Gli stessi concetti sono stati sottolineati anche da Joe Barone nell’incontro più operativo che c’è stato martedì pomeriggio con l’allenatore e il comparto tecnico per fare un ceck sulle trattative in corso e sulla situazione di vari giocatori in entrata e in uscita.

Avanti tutta. Alla faccia di chi già pensava che avendo speso per Parisi una cifra imprevista e non banale, potessero saltare altre idee di mercato. Assolutamente no. Parisi è stata una opportunità, andava colta per dare un futuro a un ruolo importante e delicato, la Fiorentina non s’è lasciata sfuggire un ragazzo italiano del Duemila, forse il più forte nel ruolo. Vanno fatti solo i complimenti a Barone e al suo team. E’ un qualcosa in più e se altre occasioni si presenteranno la Fiorentina non si tirerà indietro.

Ma i programmi restano inalterati. Arriveranno portiere, difensore centrale, centrocampista e attaccante, come abbiamo sempre detto. E nessuna preoccupazione sui tempi.

Italiano è un allenatore felice e lo avete visto sorridere dalle foto del primo allenamento di ieri. Ha capito che c’è grande voglia di crescere, le sue idee sono chiare e c’è sintonia nella scelta dei giocatori con determinate caratteristiche, sa di poter lavorare bene in una struttura di livello mondiale. Dobbiamo sfatare anche l’ìidea che il non avere i nuovi il primo giorno di raduno possa in qualche modo ostacolare i programmi. Niente di tutto ciò e Italiano lo ha ribadito anche ai dirigenti.

L’allenatore è persona seria e preparata, lavora tutto il giorno, ma sa rispettare anche il lavoro degli altri e sa benissimo che il mercato non è ancora partito, che per prendere i giocatori giusti e al prezzo adeguato ci vorrà del tempo e gli incastri. Se i rinforzi arriveranno più avanti, anche l’ultimo giorno di mercato, non sarà un problema perchè l’intelaiatura della squadra c’è già e la base è solida.

I dirigenti stanno lavorando, ma nessuno vuole strapagare i giocatori e neppure vendere sottocosto quelli che hanno chiesto di andarsene. Ci vuole pazienza, lo ribadiamo, la politica della Fiorentina è quella giusta. Alla fine i giocatori arriveranno.

Mi risulta che anche martedì proprio Joe Barone abbia chiamato direttamente il ds del Bologna Sartori per provare a fare un ulteriore tentativo per Nico Dominguez (il centrocampista preferito) e Orsolini. Non c’è intesa, Sartori è abile, se possibile ha alzato il prezzo rispetto ai primi contatti di qualche tempo fa, ma le condizioni di mercato possono variare e, ricordiamolo, Dominguez scadrà l’anno prossimo.

Si lavora anche sul portiere e non poco. Italiano lo preferisce italiano e scusate il gioco di parole. A proposito di portieri, di eccellenza e di crescita, non sottovalutate l’arrivo di Marco Savorani, uno dei migliori preparatori d’Europa, proveniente dal Tottenham, che ha fatto crescere gente come Allison, tanto per dirne uno. Italiano lo aveva da giocatore al Chievo, nello staff tecnico, e il feeling aiuterà. Il primo nome sulla lista è quello di Audero, come diciamo da giorni. Anche Montipò e c’è l’ok proprio di Savorani. Il portiere potrebbe anche essere il prossimo colpo, è nell’aria.

Più complicato andare sul centrocampista fino a quando non uscirà Amrabat. Il West Ham per sostituire Rice era pronto a pagare i 35 milioni richiesti dalla Fiorentina, ma il marocchino ha rifiutato. Vuole andare al Barcellona o in una società gradita e sembra stia per pagare lui i 35 milioni alla Fiorentina pur di liberarsi e poi scegliere. C’è da capire chi c’è dietro, ma lo sapremo presto.

Mentre per Igor si potrebbe chiudere davvero a breve. E’ arrivata l’offerta del Brighton che si avvicina molto ai venti milioni chiesti dalla Fiorentina, al punto che la viola si è cautelata tornando decisamente su Sutalo, under 21 croato, difensore ambidestro di 23 anni. Con la Dinamo Zagabria l’accordo è in dirittura d’arrivo.

Tornando al centrocampista, per fare dei nomi possibili, per il centrocampista sembra che Maxime Lopez sia sceso nelle preferenze, ho detto di Nico Dominguez, mettiamoci il solito Hjulmand.

E l’attaccante?

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Sarà l’ultima operazione, a meno di colpi di scena. Il perché è molto chiaro. Oggi se chiedi un attaccante sparano cifre folli e i due viola potenzialmente in uscita non se li fila nessuno se non per offerte al ribasso. Serve aspettare il grande giro che partirà da Mbappè e poi, strada facendo, magari qualcuno si accorgerà che per vendere deve abbassare le pretese o altri verranno a chiedere i viola per la cifra giusta. Anche qui l’attendismo è condiviso da Italiano, l’importante è portare a casa i giocatori giusti, alcuni di quelli scritti nella famosa riunione del dieci giugno, ma anche altri graditi che si sono aggiunti o sono stati proposti nel frattempo.

Intanto, come sono andati i primi allenamenti e i primi test? Molto bene. Anche il caldo non preoccupa, normale la mattina, più intenso la sera, ma si modificherà qualcosa negli orari in attesa che nel giro di due o tre giorni passi l’allerta bollino rosso. Il tutto è compensato da una struttura che Italiano ai suoi collaboratori ha definito “da fantascienza”.

A questo proposito ci sono già le prime sensazioni anche sui nuovi e la soddisfazione per l’acquisto di Parisi è molto alta, un giocatore segnalato e desiderato da almeno due anni.

Ma la sorpresa è Sabiri. Hanno impressionato la potenza e la tecnica, il suo calcio. Italiano ha fatto commenti molto positivi con il suo staff, potrebbe essere un grande valore aggiunto se preso nel modo giusto e valorizzato sotto l’aspetto caratteriale. E’ un giocatore che deve sentirsi apprezzato e Italiano la parte del motivatore la sa fare benissimo. Vedremo.

Un altro possibile titolare aggiunto è Brekalo che finalmente è al top, ha seguito un programma personalizzato e il suo valore tecnico è noto da tempo.

C’è poi il capitolo uscite oltre ai due già nominati come Amrabat e Igor. I vari Sottil, Duncan e Terzic saranno collegati a dinamiche di mercato e alla loro volontà. Italiano dovrà anche valutare i giovani aggregati e dire alla società se è meglio prestarli o farli crescere in casa. Intanto Bianco potrebbe andare alla Reggiana, gli servirà, ma il giocatore sembrava pronto per platee superiori se non per restare in viola.

Al via il Viola Park

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Veniamo ora allo straordinario Viola Park. In attesa della commissione prefettizia che dovrà autorizzare l’ingresso di esterni e di tifosi e dire esattamente il loro numero per ragioni di sicurezza, gli allenamenti nel nuovo mondo sono partiti e ci si sta rendendo conto minuto dopo minuto di quello che è stato fatto. Il più bello d’Italia, uno dei più belli d’Europa, ma bello vuol dire poco, è una struttura capace di fare crescere tutta quanta la società dall’ultimo dei giovanissimi al campione della prima squadra. Ma, diciamo la verità, da due anni a questa parte, da quando è arrivato Italiano con le idee chiare, con la sua voglia di calcio, con la sua energia, tutta la Fiorentina è cresciuta. Rocco e i dirigenti hanno deciso di assecondarlo, di seguire il calcio che proponeva, hanno cavalcato la sua energia e i risultato ottenuti sono frutto di tutto questo lavoro in sinergia società-allenatore.

C’è tanto da fare e da investire, ovvio. Ma ora le basi sono solide e le idee chiare. Tutto questo ha stimolato l’orgoglio di Rocco.

Il presidente, fra l’altro, ci terrebbe molto ad aprire il prima possibile ai tifosi, ma questioni di lana caprina bloccano la commissione prefettizia. Ci vuole così tanto per avere l’agibilità? Come mai non ci si è mossi prima? Anche i tifosi fremono, vogliono vedere gli allenamenti, mentre la burocrazia sembra divertita nel rallentare il tutto, come se desse fastidio un’opera come questa fatta in poco tempo con i soldi di un privato. Un pezzo di Italia che funziona. Che si aspetta? Ci sarà mica lo zampino della politica? In una realtà come Firenze c’è sempre da sospettarlo.

Il nome del Viola Park

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E veniamo così all’ultima ridicola polemica sul fatto che il Viola Park sia stato ribattezzato anche Rocco B Commisso, in nome e per conto del proprietario. Le critiche sono roba da provinciali. A parte il fatto che Wanny s’è intitolato il suo palasport e nessuno per il PalaWanny ha detto pio, segnale che mi fa pensare che contro Rocco ci siano anche schieramenti politici che ben alimentano i qualunquisti e le contestazioni, ma in città ci sono altri esempi da Ferragamo in giù. Una polemica assurda.

Il provincialismo è inaccettabile. Non si può non sapere che internazionalmente si fa così, è normale, è un problema di cultura e di abitudini. Mai sentito parlare del Rockefeller Center di New York o della Trump Tover sempre di New York. Potrei fare un elenco lunghissimo di realtà in tutto il mondo: mi fermo qui per pudore.

Cercate soltanto di allargare l’orizzonte e non fermatevi a una scritta, ma a quello che c’è dietro con una spesa da 110 milioni di euro di un privato che li ha destinati al futuro della Fiorentina. Se poi a Rocco piace chiamare con il suo nome una cosa sua, dove è il problema? Andrebbe soltanto applaudito. Rocco B. Commisso Viola Park, una grande opera che darà lustro non solo alla Fiorentina, ma a tutta l’Italia.

Avete notato il silenzio imbarazzato dei politici? Se una roba del genere l’avesse fatta uno di loro, questi personaggi che ci governano, si sarebbero fatti fare una statua in piazza della Signoria o sarebbero in diretta 24 al giorno per raccontarlo al mondo.

Non sono in grado di fare cose del genere, purtroppo per loro e soprattutto per noi e va detto, nonostante l’esercito di coloro che tutti giorni ne narrano le povere e piccole gesta. Il Viola Park invece non si può chiamare Rocco B Commisso. Vaiavaiavaiavaia…

Oggi non parlo dello stadio, ma ne ho delle belle. Vi aspetto lunedì alle 24. Intanto muoviamoci e consolidiamoci per bloccare Nardella e ridiscutere il tutto, prima che Firenze finisca in un guaio senza fine e in un cantiere infinito…A lunedì…

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