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Tutti a questo punto si augurano che la sfida del monday-night contro il Cagliari possa rappresentare la giusta opportunità per gli attaccanti viola per sbloccarsi, anche se, ovviamente, la gara contro il Cagliari ultimo in classifica non dovrà essere sottovalutata per niente al mondo. Il problema, però, è che gli attaccanti viola non segnano, né i due attaccanti centrali né gli esterni. Discorso a parte, naturalmente, meritano Nico Gonzalez - vero trascinatore insieme a Bonaventura di questo inizio stagionale - ed in parte pure Christian Kouamé, che ha siglato il gol decisivo contro l'Atalanta al Franchi lo scorso 17 settembre. In questo primo mese e mezzo di stagione la Fiorentina è come se si fosse portata dietro alcune problematiche viste spesso nella scorsa annata: gli attaccanti centrali sono in difficoltà e gli esterni offensivi mancano in concretezza.
Delle difficoltà di Nzola e Beltran, provocate in questo momento anche da diversi motivi, se ne sta parlando da qualsiasi punto di vista. Concentriamoci, allora, in un'altra zona di campo. Nel gioco di Vincenzo Italiano gli esterni d'attacco sono fondamentali. Ormai è un dato appurato e le statistiche legate al curriculum del tecnico siciliano parlano chiaro: i centravanti, con l'ex Trapani e Spezia, non segnano mai tantissimo - unica eccezione, Vlahovic - mentre sono i gol che arrivano da chi gioca sulle fasce e da chi si inserisce centralmente da dietro a fare la differenza nel suo modo di vedere e giocare a calcio. Dunque, ad oggi, dobbiamo ringraziare Gonzalez e Bonaventura, i quali stanno rispettando i compiti a loro assegnati. Meno, sicuramente, qualcun altro. La Fiorentina ha deciso quest'estate di non intervenire sugli esterni d'attacco, continuando a puntare sui vari Sottil, Brekalo ed Ikoné, ed ha lasciato partire da svincolato Saponara, che spesso nelle due stagioni precedenti una mano importante l'aveva anche data in termini di assist e segnature. Il problema è che, per quanto visto fino ad oggi, da Sottil non è arrivato il salto di qualità, Brekalo appare un pesce fuor d'acqua (siamo proprio sicuri che sia un esterno e non un trequartista?) ed Ikoné, forse il più forte dei tre ma di cui già conosciamo pregi e difetti, non è stato bene fisicamente. L'augurio allora è che già da domani sera si possano vedere dei passi avanti importanti, non solo da chi giocherà come attaccante centrale, ma anche da chi gli starà a fianco.
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