Nel calcio del 'tutti importanti, nessuno indispensabile' di Vincenzo Italiano abbiamo assistito, quest'anno, ad alcune fisiologiche e doverose eccezioni. Oltre a Biraghi e Vlahovic (finché c'è stato), una di queste è stata senz'altro Nikola Milenkovic. Il serbo è infatti partito titolare in ben 34 occasioni in campionato mentre al suo fianco si alternavano Quarta, Igor e, alle volte, Nastasic. Dalla scorsa estate, però, il suo futuro è rimasto sempre in bilico e, oggi, si è fatta sotto prepotentemente l'Inter. Ora, detto che se davvero il serbo dovesse lasciare Firenze andrebbe sostituito a dovere, la sua partenza sarebbe così problematica?
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L’addio di Milenkovic non sarebbe un dramma. E meglio un Lovato di un Demiral
Milenkovic è fondamentale?
Partiamo dal campo. L'ex Partizan, come ribadito qui sopra, è stato uno dei titolarissimi in questa stagione. Nikola è apparso in netta crescita rispetto allo scorso campionato e ha disputato una buona annata. Buona, ma non eccelsa, il serbo ha alternato ottime prove ad altre in cui si sono ripresentate le vecchie disattenzioni. Viceversa, accanto a lui, soprattutto nella seconda parte di stagione, si è preso le luci della ribalta un costante e roccioso Igor. Fra i due, forse, se c'è da sceglierne uno su cui puntare per il futuro, quello è proprio l'ex SPAL. Non trascurabile, poi, l'aspetto contrattuale. Ricordiamo tutti la tarantella sul contratto andata in scena la scorsa estate e conclusasi con lo spostamento della scadenza di un anno (con annesso ricco adeguamento). Di fatto, con la scadenza fissata al 2023, la società si trova punto e a capo e la Viola rischia di nuovo di perderlo a zero. Riuscire a strappare una cifra fra i 15 e i 20 milioni già quest'estate (sempre che vengano reinvestiti), potrebbe allora sembrare una soluzione ragionevole.
I sostituti
Due nomi sono emersi su tutti per andare a sostituire il serbo: Lovato e Demiral. Profili giovani e interessanti anche se rappresentano due archetipi opposti del modo di intendere un difensore. L'aspetto da prendere maggiormente in considerazione, però, è l'eventuale convivenza con Igor. Albiol e Koulibaly, Bonucci e Chiellini, Varane e Sergio Ramos e potremmo citarne tante altre. Tutte le migliori coppie di difensori sono formate da un interprete più ragionatore e da uno che 'fa il lavoro sporco', di fatto, gli eredi del libero e dello stopper. Meno tecnico di Igor ma più aggressivo e votato all'anticipo, Demiral è, come il brasiliano, un cagnaccio che fa della grinta e della puntualità nei contrasti i suoi punti di forza. Viceversa, sebbene abbia un fisico possente, Lovato è abituato a giocare al centro della difesa e a gestire con grande precisione anche la manovra dalle retrovie. Si tratta, insomma, di quel libero che insieme ad Igor andrebbe a formare una perfetta coppia di centrali. E vista la giovane età, la Fiorentina avrebbe il proprio reparto arretrato sistemato per diverse stagioni.
![LA SPEZIA, ITALY - MARCH 12: Matteo Lovato of Cagliari Calcio in action during the Serie A match between Spezia Calcio and Cagliari Calcio at Stadio Alberto Picco on March 12, 2022 in La Spezia, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) L’addio di Milenkovic non sarebbe un dramma. E meglio un Lovato di un Demiral- immagine 2](https://prd-images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/_B6wvp5w4R0-l3eNTuJxsSP38Vg=/full-fit-in/528x329/smart/www.violanews.com/assets/uploads/202206/9b93afed479ee2d0c3644770732ca089-scaled.jpg)
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