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Il gallo non canta più e rivede gli incubi. Adesso si gioca il suo futuro

Il gallo non canta più e rivede gli incubi. Adesso si gioca il suo futuro - immagine 1
Belotti dopo la rete al Frosinone non ha più segnato, i numeri non sono dalla sua. proviamo a capire di più sul suo momento
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Andrea Belotti è stato il principale rinforzo invernale della Fiorentina, certo un colpo che non scaldava la piazza. Ma un rinforzo di esprerienza in un reparto dove la viola faticava terribilmente ad avere continuità. Per motivi diversi Nzola e Beltran da numeri 9 non sono stati all'altezza, e Italiano ancora una volta si è trovato di fronte all'irrisolvibile teorema dell'attaccante, mai risolto dopo la cessione di Vlahovic. Belotti veniva da un anno e mezzo a Roma difficile, per usare un eufemismo.

I numeri di Belotti, e l'incubo degli 0 gol

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Lo scorso anno Belotti a Roma, complice la preparazione attardata, e una condizione fisica precaria non aveva mai segnato in Serie A, con più di 10 tiri da dentro l'area. Un dato non lusinghiero per una punta come lui, abituato a superare ampiamente la doppia cifra, anche nei momenti difficili. Quest'anno era partito bene, ma l'arrivo di Lukaku ha fiaccato ogni velleità. Il passaggio alla Fiorentina poteva ridare fiducia, anche in chiave nazionale. E l'avventura parte bene, gol alla prima in casa. Ma quella al Frosinone resta ancora la sua unica rete in viola. Ridurre ai gol le prestazioni di Belotti è assai limitante, il gallo ha certamente portato qualcosa in più. Movimenti, pressing, duelli continui, le sue caratteristiche sono sempre quelle. E Italiano apprezza, dato che lo schiera quasi sempre titolare. Ma il dato dei gol non aiuta, a fronte di 3 expected goals ne è arrivato solo 1. Una mancata lucidità sottoporta dovuta anche al suo dispendio di energie, e in certe partite anche dal gioco viola, poco verticale. Trasferte come quelle di Torino contro la Juventus, oppure Bologna e i suoi ex compagni del Torino lo dimostrano.


Presente e futuro

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Il futuro della Fiorentina è ancora tutto da decifrare. Le due coppe sono la speranza a cui si aggrappa l'ambiente. Lo stesso Belotti però è in una posizione precaria, il prestito secco non garantisce molto lato giocatore. Certo la Roma a giugno non farà le barricate per cederlo, ma il nuovo tecnico viola potrebbe essere decisivo in questo senso. Belotti si gioca tanto in questi mesi finali, non sarà l'anno di grazia 2017 per lui, dove esplose con Mihajlovic, e che curiosamente coincideva proprio con il calendario cinese. Ma una maggiore freddezza sottoporta, unita al sua encomiabile lavoro possono regalare un futuro migliore a lui e non solo

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