Ma cosa avrebbe dovuto dire Italiano...
—Partiamo da un presupposto, la visione della società viola è sempre stata chiara. Per i dirigenti la Fiorentina è una squadra che ha una rosa da quarto posto, o almeno capace di competere per l'Europa che conta. Così si spiegano certe dichiarazioni e il mercato tutt'altro che esaltante. Ma allo stesso tempo, le parole di Vincenzo Italiano non si discostano più di tanto da quelle di un allenatore che difende i propri ragazzi. L'ex Spezia non è uno sprovveduto, sa benissimo che questa Fiorentina può e deve dare di più. Ma cosa avrebbe dovuto dire in questo momento? Con una Fiorentina scarica mentalmente e fisicamente. In piena crisi. Avrebbe dovuto dire la verità? Così come ha fatto Biraghi dopo la gara contro il Lecce? Eppure c'è chi sostiene che i panni sporchi si lavino in casa e non davanti ai microfoni. Non è difficile immaginare un Italiano che, con questa presa di posizione, abbia sì difeso la squadra in un periodo così complicato, ma che "nelle segrete stanze" abbia fatto capire la fiducia totale nel gruppo e nel progetto. Della serie: "Il mio l'ho fatto, adesso tocca voi". L'ha fatto Stefano Pioli, che dopo una partita inguardabile nel derby di Champions League dello scorso anno, rispose ai giornalisti con "E ma i primi 7 minuti abbiamo tenuto palla solo noi". L'ha fatto Josè Mourinho, negando persino l'evidenza dei fatti. Quindi, perché non può farlo Vincenzo Italiano? Da oggi in poi, serve una guida comune nella comunicazione. Un filo logico da seguire, nella speranza che venga sostenuto da qualche vittoria. Altrimenti, rimarrà veramente poco da difendere.
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