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Fiorentina-Inter, pagelle VN: Milenkovic e Jovic si fanno scappare la coppa

TERRACCIANO 6: su Dzeko può solo uscire e sperare di chiudere lo specchio al bosniaco: ci riesce. Niente da fare sul diagonale di Lautaro, troppo vicino anche in occasione del raddoppio. Sangue freddo nel bloccare una rasoiata di Dimarco sfiorata da Lautaro, poteva ingannarlo. Non perfetto sul bolide da fuori di Lukaku, ma per fortuna Dimarco sulla ribattuta era in fuorigioco.

DODO' 6,5: tiene Dimarco, e per questo a volte Dzeko cerca di infilarglisi dietro portando via Milenkovic. E' coinvolto davvero poco in avanti nei primi 45', da ultimo uomo si prende un rischio evitabile controllando un pallone poi perso pericolosamente al 51'. Bene in diagonale dopo la chance di Cabral, prezioso, si ripete su Gosens salvando un gol che avrebbe chiuso la gara; poi bellissimo il cross per Jovic che manda a lato.

(dall'82' TERZIC sv)

QUARTA 5: soffre maledettamente i palloni alti, è lui a far saltare i meccanismi difensivi sull'azione che porta alla chance per Dzeko nel primo tempo. Lautaro gli scappa e pareggia, ma è Milenkovic che lo tiene in gioco. Ammonito nella ripresa, esce per evitare il rischio di rimanere in 10.

(dal 70' RANIERI 6: tiene con qualche affanno dietro mentre i compagni spingono in cerca del pari)

BIRAGHI 6: ovazione per il capitano viola che ferma Dumfries in area e poi guadagna il fallo. Sfodera pochi cross, l'avversario spinge forte e va contenuto prima di ripartire. Una bella palla per Castrovilli a inizio ripresa, insidioso alla battuta dei calci d'angolo. Ci prova da fuori, senza fortuna.

AMRABAT 6: gli capita una palla buona per tirare un missile, non è il suo mestiere, peccato. In teoria non è il suo mestiere neanche quello di impostare, qualche rischio in uscita la Fiorentina se lo prende. Poi fa un gran recupero su Dumfries nella ripresa, stile su Mbappé col Marocco, la sua specialità. Grande lottatore, sale di ritmo nella ripresa quando gli spazi da coprire sono di più. Sacrificato in nome del'assalto degli ultimi 20'.

(dal 70' JOVIC 5,5: Riceve da Bonaventura, sterza su Darmian, conclude in diagonale: tutto da manuale, ma Handanovic decide di regalare l'ultimo bagliore di una carriera strepitosa. Più da biasimare il colpo di testa in controtempo su cross di Dodo'. Almeno lui i palloni li fa arrivare, il problema è che quello buono, il secondo su cui il portiere nerazzurro non avrebbe potuto nulla, lo sbaglia. Errore fatale, ma l'impatto sul match è notevole. In lacrime a fine gara, dimostra di sentire la responsabilità. Non distruggiamolo, se è questo, in questo momento è molto meglio di Cabral)

CASTROVILLI 6,5: la scelta di Italiano è chiara, c'è il numero 10 per attaccare, ma le prime cose notevoli sono in difesa, come quando mura una conclusione di Dzeko da dentro l'area. Scoperto in questo ruolo nella gara di San Siro di inizio aprile, conferma che l'Inter lo ispira con una gran prova nelle due fasi. Nella ripresa colpisce male di testa su un bel cross di Biraghi, poi si vede deviato in angolo un tiro dalla distanza.

(dal 60' MANDRAGORA 6: ordine e fisicità per bilanciare una Fiorentina che gioco forza ha dovuto riversarsi nella metà campo nerazzurra)

IKONE' 6: primo pallone toccato, subito perfetto per il gol di Nico! Poi rimane un po' ai margini, come se il suo lo avesse fatto. Si rivede poco prima dell'ora di gioco con un'iniziativa a sinistra tamponata in angolo, poi lascia spazio a Sottil. L'assist gli vale comunque la sufficienza.

(dal 60' SOTTIL 5: non pervenuto in mezz'ora)

BONAVENTURA 6,5: doppio compito: schermare Brozovic e ispirare tra le linee. Intelligente la sponda per Amrabat che calcia male. Sua anche la palla per l'occasione in cui Nico calcia alto, quando ha palla sembra sempre che possa venirne fuori qualcosa di interessante. Apre un'autostrada a Jovic sul quale però Handanovic è strepitoso.

CABRAL 5: com'era prevedibile, in mezzo ai tre centrali dell'Inter non la vede mai, mai, mai. Per lo meno li tiene impegnati, infatti Ikoné e Gonzalez sul primo gol hanno goduto di un certo margine di manovra. Sarebbe da sv, non si può fare qualcosa di bello senza la palla, ma se non arriva la colpa, oltre di chi non la fa arrivare, è anche di chi non fa sì che arrivi. Al 57' il primo tiro, un colpo di testa debole su cross di Biraghi. Ci prova anche lui, ma è ben controllato per tutti i 90'.

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