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E se il gol di Rodrygo l’avesse subito la Fiorentina di Vincenzo Italiano?

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Della gara di Champions League, oltre alla fase offensiva dirompente delle due squadre, è interessante soffermarsi sulla fase difensiva e chiedersi: "E se il gol di Rodrygo l'avesse subito la Fiorentina di Vincenzo Italiano?"
Giovanni Zecchi
Giovanni Zecchi Redattore 

Chi non ha apprezzato Real Madrid-Manchester City "ha un problema con i sentimenti", direbbe Lele Adani. Una partita ricca di gol, spettacolo e vero calcio. Insomma, una partita europea. Da qui, si può aprire il grande dibattito sul "tatticismo", se così vogliamo definirlo, all'italiana. Ancelotti e Guardiola sono due maestri del calcio mondiale e martedì sera ne hanno dato la conferma. Della gara di Champions League, oltre alla fase offensiva dirompente delle due squadre, è interessante soffermarsi sulla fase difensiva e chiedersi: "E se il gol di Rodrygo l'avesse subito la Fiorentina di Vincenzo Italiano?".

Prendetela come una provocazione, ma alla fine dei conti una base di verità c'è eccome. Qui a Firenze, Vincenzo Italiano viene tutt'ora attaccato per la sua fase difensiva. Per ultimo, il gol di Leao in Fiorentina-Milan con la Viola nettamente sbilanciata in avanti. Un po' com'era il Manchester City di Guardiola sul gol del talento brasiliano. La linea difensiva pestava la linea di centrocampo. Riguardando le immagini, tutti i tifosi viola rivedono il gol del West Ham nella scorsa finale di Conference League. L'errore di Igor fu madornale, spinto sì da un'idea di calcio offensivo e propositivo, ma comunque inaccettabile. Si può quindi attaccare, ancora oggi, Vincenzo Italiano? A quanto pare sì. Eppure, come ha ricordato il giornalista Riccardo Trevisani, il problema della Fiorentina è l'attacco e non la difesa. I centrali viola non sono peggio di quelli di Milan, Roma e Napoli. Lo dicono i numeri. Questo è il calcio europeo, questo è il futuro. Prima verrà accettato e meglio sarà. Perché nel caso in cui Italiano dovesse lasciare il posto a Palladino o a Gilardino, la linea da seguire sarà sempre questa. Certo, con qualche sfumatura dovuta alla caratteristica dei vari allenatori, ma non si discosterà di molto da quello che Guardiola ha creato anni fa. L'idea quindi è la stessa, ma cosa cambia? La qualità dei singoli. Quella sarà sempre fondamentale con o senza Italiano. La Fiorentina ha bisogno di nuovi innesti e di alzare il tasso di qualità della squadra. Soltanto in questo modo si potrà dimenticare l'errore di Igor, le critiche sulla fase difensiva e gli attacchi prima a Milinkovic e a Italiano poi. Il futuro è oggi e guai a chi si oppone. In fin dei conti, chiediamocelo, e se il gol di Rodrygo l'avesse subito la Fiorentina di Vincenzo Italiano?


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