Il commento

Da Torino due note positive e il solito problema

Luca Ranieri - Fiorentina
Considerazioni sulla prestazione della Fiorentina a Torino contro la Juventus: Qualche nota positiva e il solito problema del gol.

Saverio Pestuggia

La Fiorentina esce all'Allianz Stadium con l'ennesima sconfitta di campionato, ma trova due note positive e mezzo e anche il solito problema. Cominciamo dalle note positive che riguardano il ritorno di Castrovilli non solo in campo ma alle prestazioni positive che possono fare la differenza, e non sto parlando del bel gol annullato per un mignolo fuori posto di Ranieri, ma del suo incedere a centrocampo con incursioni a cui ci aveva abituato nel suo primo anno in viola. E' presto per emettere giudizi trionfalistici sul talento pugliese, ma già possiamo dire che il ragazzo gioca senza la minima paura di farsi male al ginocchio e che dopo un anno di riabilitazione il suo fisico non ne ha risentito minimamente.

La seconda nota positiva arriva da Luca Ranieri, finora considerato un po' come Cenerentola. In estate lasciato a casa per la prima parte di ritiro (ma perché?) e poi inserito in ogni trattativa in uscita. Italiano invece gli sta dando fiducia come centrale di sinistra e lui non ha certo demeritato anche ieri pomeriggio contro Vlahovic, Chiesa e Di Maria che non sono proprio tre 'signor nessuno'. Buon tempismo, tanta grinta e voglia di emergere per il ragazzo spezzino che è arrivato a Firenze all'età di 14 anni e che tra l'altro non occupa il posto ai cosiddetti 17 'liberi' essendo cresciuto in società.

Ci sarebbe poi un terzo segnale che però non è una novità per questa stagione: un altro dimenticato e fino a qualche mese fa relegato e spezzoni di partita insignificanti adesso sta emergendo alla grande. Sto parlando di Aleksa Terzic anche ieri entrato a partita in corso sulla fascia non sua, la destra, e protagonista in pochi minuti di diverse azioni molto interessanti. Anche per lui è giunto il momento di essere sdoganato dal ruolo di eterna riserva mai giocante di Biraghi e di un Dodò sempre più imbarazzante.

Il solito problema

—  

E poi c'è il solito problema: la Fiorentina attacca con un indice di pericolosità rilevato dalla Lega Serie A del 64% e un possesso palla del 56% con 6 occasioni da gol. I tiri sono stati 11 ma solo 2 tra l'altro scagliati da molto lontano, finiti nello specchio della porta, 20 cross tentati e 6 riusciti contro i 5 dei bianconeri. E poi continuiamo con 108 passaggi sulla trequarti contro 41, 217 passaggi in avanti contro 101. Dopo questa messe di numeri positivi cosa dobbiamo rilevare? Che i viola hanno raramente messo in difficoltà Szczesny salvo il tiro di Ikoné deviato fortuitamente da Locatelli e la rete annullata a Castrovilli.

Gli attaccanti cosa hanno combinato? Due tiri ciascuno finiti fuori per Gonzalez e Ikoné mentre Kouamé, schierato centravanti, non ha tentato neanche un tiro. Qualche buona discesa per Gonzalez soprattutto nel primo tempo e una girata di testa di Jovic finita fuori. Poi basta, ma con la supremazia territoriale, il possesso palla, i 20 cross e il baricentro molto alto è lecito aspettarsi di più dal reparto avanzato viola.

Attendiamo adesso l'importantissimo confronto di Conference League che potrebbe dare una svolta alla stagione. In due giovedì la Fiorentina si gioca il secondo obiettivo dopo che il primo, il campionato, sta miseramente dicendoci che i viola sono relegati in una posizione molto arretrata della classifica.  Il calciomercato di gennaio ci ha portato un secondo portiere forse più affidabile e Brekalo, un buon esterno sinistro da mesi poco utilizzato. Ma una torre capace di colpire di testa in area di rigore con tutti questi cross non poteva far comodo?

tutte le notizie di