Dal tuo punto di vista, a che livello si trova il calcio femminile in questo momento?
—Il livello negli ultimi anni è sicuramente aumentato, anche grazie soprattutto all'intervento di società maschili che si sono occupate dello sviluppo del movimento calcistico femminile con strutture all'avanguardia e staff altrettanto preparati. Il livello quotidiano del lavoro è aumentato e questo ci permette di poter migliorare sotto tanti punti di vista.
Parlando di Serie A, che idea ti sei fatta sul format del campionato?
—Devo dire però che negli ultimi anni sta funzionando, ma non condivido appieno la formula con la poule scudetto e retrocessione, avrei preferito un campionato classico. Non so se in futuro le cose cambieranno...
La scomparsa di Joe Barone ha scosso tutto il mondo viola e non solo... Che ricordo ti lega al compianto direttore?
—È sempre stato gentile con tutte noi, una figura molto importante. Era presente a tutte le partite e aveva sempre una parola di riguardo, una persona cosi non è facile da trovare. Era molto felice e orgoglioso di avere una calciatrice di Firenze come me in squadra, me lo faceva sempre presente. Lo ricordo con un grande sorriso.
Adesso sei a Firenze, ma il tuo cartellino è di proprietà della Roma. Dove ti vedi in futuro?
—Sicuramente la maglia della Fiorentina è speciale per me, ma in questo momento è troppo presto per parlare di futuro e sono pienamente concentrata sul campo. Si, il mio cartellino appartiene alla Roma, dove comunque ho vissuto una stagione importante e indimenticabile l'anno scorso. A fine stagione le due società dovranno parlarsi e vedremo quello che succederà.
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