Rispetto alla finale con il West Ham la Fiorentina ci arriva da favorita?
—"La finale dell'anno scorso conta come esperienza, i viola hanno più esperienza dell' Olympiacos che sono nuovi a questo genere di partite. Serviranno consapevolezza e coraggio, la Fiorentina ha i mezzi per poter vincere questa partita. Speriamo che gli episodi stavolta girino nella direzione giusta".
Dovrebbe essere la penultima partita di Italiano sulla panchina della Fiorentina...
—"Se lascia vincendo la Conference se ne va da re. Ha percepito qualche critica ma il suo lavoro lo ha fatto molto bene, ora forse il ciclo è finito ma chi arriverà si ritroverà la strada tracciata. Ha cambiato mentalità e il senso del gioco della Fiorentina. Si sente il nome di Palladino per il futuro, appartiene alla nuova generazione di bravi tecnici. Mi piacerebbe un allenatore giovane, con energia e voglia di proporre qualcosa, sulla scia di quello che ha fatto Italiano".
In caso di vittoria in finale di Conference hai già pensato a come festeggiare?
—"Alcuni tifosi della Fiorentina mi hanno già avvertito, sono pronti a venire qui a Desenzano a caricarmi in macchina per festeggiare. Come ogni mercoledì andrò a fare una partitella, di solito giochiamo dalle 8 alle 9, stavolta ho chiesto di anticipare il campo alle 19.30 (ride ndr). Vedrò la partita con degli amici viola e me la godrò".
Sarà la quinta finale italiana negli ultimi due anni, di cui due disputate dalla Fiorentina: cosa significa per il calcio italiano?
—"Il gap dalla Premier League dal punto di vista economico resta. Dobbiamo dare merito agli allenatori italiani, hanno capito che anche le piccole squadre che lottano per la salvezza devono giocare a calcio. Allenatori come Motta, Italiano, Palladino, Gasperini sono stati importantissimi in questo, hanno dato dei segnali importanti e coraggio".
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