I dati dei gol subiti di quest'anno, pertanto, testimoniano, come detto, che questa non è la peggior annata di Vincenzo Italiano, avendo il primo anno subito ben 7 gol in più, ed essendo in linea con la stagione passata. La squadra, però, rispetto ai due campionati precedenti è apparsa in questa stagione (in particolare nel girone di ritorno) troppo sbilanciata. Il gol di Leao ne è la prova.
IL GOL DI LEAO.
—Questo gol - oltre a sancire la sconfitta della Fiorentina contro il Milan - è piuttosto indicativo delle problematiche sopra descritte, dovute alla mancanza di equilibrio della squadra. In pochi passaggi, infatti, il Milan dalla propria difesa - con tutta la squadra viola piuttosto slegata, disordinata e lenta - riesce a lanciare Leao in porta che, complice una difesa decisamente troppo molle, conclude in porta e segna il gol del definitivo 1-2 per i rossoneri. Tuttavia, sarebbe un errore imputare alla sola difesa la responsabilità del gol subito. Infatti, i principali problemi in occasione del gol (così come in altre occasioni nel corso della stagione) nascono - ad avviso di chi vi scrive - dal centrocampo. Riguardate bene l'azione: Leo viene lanciato in porta, senza che nessun centrocampista viola riesca a bloccare l'azione, né in zona trequarti offensiva, né in zona centrale del campo. A quel punto, in campo aperto, Leao diventa imprendibile per i difensori. Una serie di errori in fase di interdizione e copertura, che nascono, anche, dalle caratteristiche dei centrocampisti.
L'ANALISI SUL CENTROCAMPO.
—Manca un mediano che sappia sia intercettare, sia impostare il gioco. E' ciò che emerge in maniera più evidente, soprattutto se lo si rapporta alle ultime due stagioni in cui, prima, Torreira e, poi, Amrabat hanno saputo interpretare bene questo ruolo e compito (il primo ancor meglio del secondo). Un onere che quest'anno - almeno a livello di caratteristiche - sarebbe dovuto spettare a Maxime Lopez. Ma l'ex Sassuolo, almeno sinora, non è riuscito a graffiare. Appena 15 presenze con zero gol e assist. Ma è possibile che le cattive prestazioni di un singolo giocatore possano incidere così tanto sull'intero assetto di squadra? Nel gioco di Italiano sì, in quanto ogni singolo giocatore ha caratteristiche uniche che, se vengono meno, mettono in difficoltà tutta la squadra. Detto ciò, tuttavia, è oneroso evidenziare come anche gli altri compagni di reparto non abbiano più di tanto brillato in questa stagione, ma quello che più pesa è - forse - la mancaza di giocatori che per caratteristiche possano ricoprire il ruolo interpretato da Torreira, prima, e Amrabat, dopo. Su questo la società dovrà fare qualche cosa in estate. Perché, come si dice, tutto parte dal centrocampo, anche la rinascita viola.
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