Attacchi hacker
—Non è vero che è stato clonato il codice sorgente della piattaforma. Gli hacker hanno bucato solo il primo livello di protezione del sito dell’agcom. La sicurezza della piattaforma non è affatto compromessa.
Piracy Shield
—Solamente in due casi è avvenuto che per pochi minuti venissero abbattuti indirizzi Ip legali dietro cui si nascondono siti che non lo sono, ma le segnalazioni inviate, essendo corredate da prove, sono state tutte corrette. I pirati infatti nel tentativo di aggirare la piattaforma aggregano contenuti leciti e illeciti.
Evoluzione
—La piattaforma è in continua evoluzione, così da permettere ai detentori dei diritti tv di individuare i siti che sono univocamente dediti alla pirateria. I siti oscurati hanno comunque la possibilità di fare reclamo all’agcom al fine di essere sbloccati laddove non prosegua l’illecito.
Rischiano gli utenti
—È il nostro obiettivo. Grazie a un protocollo di intesa fra la Guardia di Finanza, l’agcom e la Procura di Roma ci arriveremo. Chi guarda e ha guardato le partite in maniera illecita verrà individuato e sanzionato.
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