Ceferin: “Superlega? Ecco cosa è successo. Su Barcellona e Juventus…”

Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, in una lunga intervista al quotidiano sloveno Ekipa, è tornato a parlare della Superlega e dei casi legati a Barcellona e Juventus. Queste le sue parole: "Pare che stiano cercando di fare qualcosa, ma secondo me solo per migliorare un po' la loro posizione contrattuale e provare a negoziare qualcosa con noi. Non hanno compreso che non abbiamo nulla da negoziare. Naturalmente, anche l'ego gioca un certo ruolo in alcune di queste persone, perché nel corso degli anni si sono abituati a tutti che annuiscono ai loro propositi. Ma questa storia è finita, non ci sono dubbi".

Sull'incontro con A22

"Abbiamo avuto un incontro con la società A22, che ha assunto la gestione degli interessi di questi tre club, e anche i miei colleghi si sono opposti a un incontro con loro. Semplicemente non vedevano il motivo e la necessità di incontrare un'azienda promozionale, ma volevo comunque questo incontro in modo che nessuno mi accusasse di inaccessibilità e arroganza. Ma non volevo essere solo in questo incontro, quindi abbiamo chiamato i club, abbiamo chiamato i campionati, abbiamo chiamato i tifosi e abbiamo chiamato il sindacato FIFpro. Tutti erano nella stanza quando sono arrivati ​​i rappresentanti di A22, e certamente non si è mai visto un atteggiamento così sprezzante come questi rappresentanti incontrati da tutti i presenti. Hanno potuto vedere che questo era un progetto che nessuno voleva. È un peccato che stia ancora succedendo, probabilmente non esisterebbe da nessuna parte senza il supporto dei media".

Sui club incriminati

"È interessante notare come dei tre club che si dichiarano i salvatori del calcio, per quanto si apprende dai media, uno è in procedimento penale per risanamento del proprio bilancio, e l'altro per aver trasferito denaro a uno dei i leader nell'organizzazione dell'arbitrato. Vedremo se anche il terzo ha qualcosa. Interessante vedere come salverebbero il calcio... Ogni mio altro commento sarebbe superfluo".