Viola e Juric avanti insieme: non basta la rete di Jovic

La sfida tra Torino e Fiorentina poteva avere un significato particolare. E di conseguenza ha avuto lo sviluppo classico di uno spareggio o di uno scontro diretto che non si può proprio perdere: poche occasioni, grande prudenza e un pareggio giusto che rimanda la questione della classifica agli ultimi due turni. Il Torino continua a combattere con la maledizione del suo stadio. Infatti, come scrive La Gazzetta dello Sport, in casa i granata non vincono dal 6 marzo e i motivi cominciano a essere chiari. Troppi errori nell’ultimo o nel penultimo passaggio, scelte sbagliate, giocate rallentate invece che accelerate. I granata avevano una pressione maggiore rispetto alla Fiorentina, che non disdegna l’ottavo posto, ma ha in testa soprattutto le finali di Coppa Italia e Conference League. L’aspetto psicologico conta, soprattutto in senso negativo quando non riesci a vincere davanti ai tuoi tifosi e anche in quello positivo come dimostra la metamorfosi di Sanabria, terzo cannoniere del campionato nel girone di ritorno dopo gli stenti dell’andata. È lui che risponde a Jovic e che fissa il pareggio nella prima metà della ripresa.

Italiano previdente

Italiano, per evitare un approccio molle e prevenire la finale di mercoledì, ha cambiato dieci degli undici titolari di Basilea: l’unico confermato è Igor, che in Svizzera comunque giocò solo 55 minuti. Insomma, la Viola non è stanca e in teoria nemmeno scarica, perché chi viene scelto stavolta ha sicuramente la voglia di dare il massimo. La formazione è un po’ improvvisata, come detto anche dal tecnico viola a fine partita, ma il Toro non riesce quasi mai a metterla in difficoltà. La squadra di Juric, pur con ritmi bassi, infastidisce di più la difesa avversaria soprattutto grazie alle corse degli esterni: Singo, però, sbaglia tutti i cross mentre Rodriguez si propone meno anse se più preciso. È dello svizzero l’unico tiro pericoloso del primo tempo, mentre un paio di inserimenti di Ricci non producono frutti per una bella chiusura di Barak e una scelta sbagliata dello stesso centrocampista granata.

Sanabria risponde a Jovic

La Fiorentina sembra un po’ disordinata, quando ha la palla fatica a costruire e le uniche conclusioni arrivano dalla distanza. Non funziona l’attacco mobile di Italiano con Kouamé riferimento centrale e così il tecnico all’intervallo inserisce Jovic al posto di Sottil. La mossa paga in fretta: lancio di Mandragora, cross di Kouame spostato sulla fascia destra e testata vincente del serbo. Sorprende in quest’occasione la scarsa attenzione dei difensori granata, che lasciano tanto spazio agli avversari diretti in apertura di azione. Buongiorno, però, reagisce da leader e trascina i compagni verso il pareggio crossando la palla che Sanabria gira in rete con un bel movimento che sorprende Igor. È l’ultimo tiro nello specchio del Toro, mentre la produzione offensiva della Fiorentina resta limitata alla rete di Jovic. Il finale è poco lucido da entrambe le parti e così finisce con un pareggio giusto, che lascia aperta la corsa all’ottavo posto, alla quale sono iscritti anche il Monza (adesso davanti con due punti di vantaggio) e il Bologna (che è alla pari di granata e viola).