Mezza Superlega si è dissolta. I sei club inglesi (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham) ieri sera hanno abbandonato. Restano dentro le italiane e le spagnole , con qualche distinguo: l'Inter ha fatto sapere tramite Ansa di non essere più interessata al progetto, il Milan secondo Sky si sarebbe ritirata; ad ogni modo, non ci sono comunicati ufficiali come nel caso delle formazioni d'Oltremanica. Restano pienamente dentro invece Juventus, Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid.
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Superlega, le italiane restano dentro. E possono essere escluse dalla Serie A
Fuori tutti i club inglesi, restano spagnole e italiane
"Alla luce delle circostanze attuali, valuteremo i passi più opportuni per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i contributi di solidarietà per l’intera comunità calcistica", una parte del comunicato degli organizzatori, che fermano ma non abbandonano il progetto.
E ora, come scrive La Gazzetta dello Sport, le federazioni sono pronte alla mossa cruciale: l’obbligo di partecipare alla coppe dell’Uefa per chi si iscrive ai campionati. I club non possono fare a meno dei campionati se vogliono sopravvivere. Il primo a impegnarsi è stato proprio il presidente Figc Gabriele Gravina, eletto nell'Esecutivo Uefa. Ora il primo impegno sarà una prova di forza contro Inter, Juventus e Milan per chiudere qualsiasi discorso di Superlega e campionato. Il principio che sarà proposto lunedì al Consiglio federale è semplice: non si può essere in Serie A e in Superlega.
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