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Prandelli: “Iachini poco altisonante, ma io lo ero? Serve un bomber da 15-18 gol”

Redazione VN

Le opinioni dell'ex tecnico viola

Il Corriere Fiorentino ha intervistato Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina, che comincia dal suo collega Iachini, meritevole della conferma per il lavoro svolto e gli obiettivi raggiunti. Prandelli si dice contento di come siano andate le cose. "Non è un nome altisonante? Perché, quando sono arrivato io lo ero?... Magari la storia si ripeterà". Il tecnico di Orzinuovi si aspetta un mercato in sinergia fra dirigenza e allenatore dopo un anno di transizione, particolare sotto tutti i punti di vista. "Da fuori sembra che serva una punta da 15-18 gol", anche se Iachini ormai avrà un quadro completo della sua rosa, prosegue l'intervista.

"Piatek? L'ho avuto un mese e mezzo al Genoa, è determinato, ha bisogno di giocatori come Kouamé che gli aprano spazi". Sui gioielli viola, per Chiesa dipenderà da motivazioni e senso di appartenenza, ma non è sbagliato aspettarsi un po' di riconoscenza da parte del giocatore; Castrovilli, destinato alla 10, invece riceve un consiglio, cioè quello di andare il meno possibile verso l'esterno del campo. Infine il centro sportivo: "Spero sia la volta buona, aiuta a creare identità, è un bel biglietto da visita ed è fondamentale per i giovani".