All'interno dell'edizione odierna di Stadio si analizza lo stile di gioco del neo tecnico viola Vincenzo Montella. I concetti base dell'Aeroplanino non sono cambiati rispetto a quattro anni fa. Li ha aggiornati, li ha adattati, li ha rinfrescati, però possesso e circolazione del pallone, presenza attiva sul campo, fraseggi tecnici, comando del gioco e verticalizzazioni restano il suo marchio di fabbrica.
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Possesso palla e velocità: ecco il nuovo corso targato Vincenzo Montella (bis)
Nessun dogma, come suggeriscono i tanti moduli che Montella ha adottato nel corso della sua carriera, ma qualcosa si può già ipotizzare
Nessun dogma, come suggeriscono i tanti moduli che Montella ha adottato nel corso della sua carriera, ma di sicuro si può immaginare una Fiorentina con i centrali che sappiano far partire l’azione e un regista che dia tempi e idee all'azione stessa, con gli interni chiamati ad un doppio lavoro per garantire interdizione e inserimenti, con gli attaccanti che alternino gli scambi stretti alle giocate in profondità.
Altrettanto di sicuro Montella non metterà in atto stravolgimenti strutturali, perché i giorni che mancano alla semifinale contro l'Atalanta sono pochi. Quindi, l'approccio può essere il 4-3-3, chiudendo gli occhi e immaginando che Edimilson sia Badelj, Veretout e Benassi (o Gerson) vestano i panni rispettivamente di Mati e Borja, e che Simeone faccia il Gilardino contando ai lati su Chiesa (Salah) e Muriel (Ilicic). LA GAZZETTA DELLO SPORT LA VEDE COSI'
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