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Corriere dello Sport
E siamo a sette reti stagionali: Quarta ha fatto in pratica meglio rispetto a tutto il pacchetto offensivo di Vincenzo Italiano (di più hanno segnato solo due connazionali, Beltran e Nico Gonzalez). Lo ha confessato lo stesso Italiano: per il ruolo di difensore d'assalto cucito su misura per Quarta il tecnico viola si è ispirato a prestigiose firme, come quelle di Sacchi e Guardiola. L'esempio più recente è proprio quello dell'allenatore catalano e del suo utilizzo di Stones nel City, come Quarta, difensore solo per la distinta dell'arbitro. In questo, anche in una gara complicata come quella di ieri, messa in salita ancor più ripida dopo l'espulsione di Milenkovic, si è visto il disegno futuristico di Vincenzo Italiano. Che forse si sarà pentito di non aver puntato su un calciatore che (al di là della vena offensiva) pare più in forma rispetto a un disastrato Milenkovic. Anche sotto di un uomo, alla disperata difesa di un risultato poi sfumato sul gong, l'argentino si è più volte trovato ad accompagnare le casuali folate offensive della Fiorentina. E non solo per lo squillo che ha portato una fiammella di speranza nel secondo tempo di sofferenza di Biraghi e i suoi, ma anche per la varietà di soluzioni date fino all'ultimo a una squadra incerottata e alla disperata ricerca di segnali di vita dagli attaccanti, il ventisettenne di Mar de la Plata è stato in ogni caso uno degli uomini copertina, in casa viola, nella triste notte bergamasca.
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