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La Nazione
L’altalena di prestazioni è tipica di chi rientra da un infortunio non banale. Partite in ritmo alternate a gare tutto sommato anonime. E’ il caso di Nico Gonzalez, l’altro di cui la Fiorentina avrebbe sempre bisogno al 100%. Non che a Torino Nico non ci abbia provato. Anzi. E’ stato uno dei pochi a farlo. Si ricorda un siluro deviato in tuffo da Milinkovic-Savic ma soprattutto la pennellata sulla testa di Bonaventura per creare la palla gol viola più nitida. Eppure in partite così lascia negli occhi la sensazione di entrarci e uscirci a intermittenza dal focus del match. Tatticamente per lui è cambiato qualcosa nelle ultime uscite. A Torino si è dovuto spesso abbassare per giocare il pallone. Un po’ regista, un po’ mezzala in alternanza con Beltran nel primo tempo. Juric gli ha piazzato Masina a uomo, imponendogli di seguirlo forse anche negli spogliatoi. Un bel cambiamento per chi era abituato a giocare sulla fascia sinistra. Intendiamoci, i 10 gol e i 2 assist stagionali parlano chiaro a fronte di 26 presenze. Numeri di livello se pensiamo che i recenti errori dal dischetto avrebbero potuto gonfiarli. Ma per la volata finale della stagione Italiano ha bisogno di un Nico diverso. Più continuo nell’essere decisivo e determinante. E’ innegabile che sia lui la cartina tornasole delle ambizioni viola nelle prossime settimane. Lo riporta La Nazione.
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