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Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images
Il capo della Procura federale della Figc Giuseppe Chinè, come noto, ha aperto un'inchiesta sulle parole rilasciate da Rocco Commisso al Financial Times. Il procedimento scelto, servirà a capire se si tratti di dichiarazioni lesive verso altri tesserati. Il presidente viola aveva poi commentato, come sempre senza peli sulla lingua, l'inchiesta sulla Juventus e proseguito facendo un paragone tra quello che sta facendo lui e gli attuali presidenti di Serie A. Ecco perchè l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport oggi titola "Commisso nella bufera". Lo stesso giornale poi spiega:
L’argomento è spiegato nell’articolo 23 del Codice di giustizia sportiva Figc (denominato appunto “dichiarazioni lesive”), si legge al comma 1 «Ai soggetti dell’ordinamento federale è fatto divieto di esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione di persone, di società o di organismi operanti nell’ambito del Coni, della Figc, dell’Uefa o della Fifa». Varie, eventualmente, le possiibli sanzioni: dalle ammende alle inibizioni, arrivando fino alla squalifica a tempo.
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