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MILAN, ITALY - APRIL 01: Vincenzo Italiano, Head Coach of ACF Fiorentina, reacts during the Serie A match between FC Internazionale and ACF Fiorentina at Stadio Giuseppe Meazza on April 01, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Da quel 23 febbraio, giorno della vittoria interna contro il Braga, neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe detto che la Fiorentina di Vincenzo Italiano potesse competere a questo punto della stagione su tre fronti. LEGGI QUI LE ULTIME NEWS VIOLA E invece, è proprio così, e la svolta, come scrive oggi Il Corriere dello Sport, è avvenuta in un'occasione particolare. Dopo la vittoria per 3-2 contro i portoghesi nel ritorno dei 16esimi di Conference League, infatti, i viola si sono trovati ad affrontare l'impegno forse più delicato della stagione: quello di Verona contro gli uomini di Zaffaroni, i quali vennero staccati a +11 dai gigliati in quell'occasione, gigliati che scacciarono così l'incubo della zona retrocessione. La vigilia di quel Verona-Fiorentina, tra l'altro, era stata un richiamo forte e perentorio da parte dello stesso tecnico dei viola a non fallire l’appuntamento con i tre punti, pena viceversa essere costretti a guardarsi alle spalle in chiave salvezza. Sembra passato chissà quanto e invece è un mese effettivo “giocato” con otto partite dentro e la Fiorentina le ha vinte tutte, non dando scampo a Milan, Cremonese, Lecce e Inter in campionato, e al Sivasspor nel doppio confronto degli ottavi oltre al Braga. Vincendo a Verona, Biraghi e compagni hanno sostituito la paura con la consapevolezza, i timori con la fiducia e i dubbi con le certezze. Risultato: la difesa ha praticamente blindato la porta viola (appena due gol subìti nelle ultime sette partite, media 0,28 gol a partita), il ritorno al 4-2-3-1 con Mandragora accanto ad Amrabat a centrocampo ha dato solidità e punti di riferimento al gioco, davanti i due attaccanti (soprattutto Cabral) si sono sbloccati e la loro incisività è diventata l’incisività di una Fiorentina ritrovata.
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