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Corriere Fiorentino

La Fiorentina e quella lezione che non sembra voler imparare

Redazione VN

Del resto, se tieni in vita avversari apparentemente inermi, quel rischio c’è. Una lezione che la Fiorentina, nonostante le infinite ripetizioni, non ha ancora imparato.

Il Corriere Fiorentino analizza la gara della Fiorentina. L’avvio, da questo punto di vista, è stato incoraggiante. Nel giro di un quarto d’ora infatti i viola avevano già costruito quattro palle gol. Una con Nzola, una con un gran sinistro da fuori di Nico e due, una potenziale ed una clamorosa, con Sottil. Due azioni nelle quali si è visto tutto il bene ed il male del numero 7. Devastante, quando spalanca il gas, salvo perdersi (troppo) spesso nel momento decisivo. E poi Parisi, ad un passo dal gol poco più tardi. Un inizio devastante, culminato col quasi inevitabile vantaggio. E chi, se non Gonzalez? Sempre più leader, sempre più determinante. Il primo tempo insomma è stato sostanzialmente un monologo (14 i tiri in porta viola) con l’unica pecca (vecchi vizi che a volte ritornano) di non aver capitalizzato abbastanza. Anche perché era oggettivamente difficile immaginare uno squilibrio simile anche nella ripresa. E infatti, puntuale, è arrivato il pareggio. Del resto, se tieni in vita avversari apparentemente inermi, quel rischio c’è. Una lezione che la Fiorentina, nonostante le infinite ripetizioni, non ha ancora imparato.



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