Se a febbraio Vincenzo Italiano aveva strapazzato il Milan con lo Spezia al Picco, ieri si è ripetuto come allenatore della Fiorentina. Il Diavolo soffre l'italianite, cioè il calcio tutta corsa e intensità del tecnico siculo-tedesco. Come scrive La Gazzetta dello Sport, le squadre di Italiano mordono e corrono, confondono gli avversari, li spingono al fuorigioco con la linea difensiva alta e ieri i rossoneri sono finiti sette volte in offside. È stata una partita allegra, ripiena di giocate d’autore e di errori pacchiani. Una partita segnata dalle doppiette dei due cannonieri annunciati, Vlahovic e Ibrahimovic, con la Fiorentina tiene il passo della Juve e come i bianconeri aggancia la Lazio al quinto posto.
La Gazzetta dello Sport
Il vero Diavolo è Vlahovic. E Italiano incarta di nuovo Pioli
Dopo la vittoria di febbraio con lo Spezia, Italiano si ripete su Pioli con la Fiorentina. Grazie anche ad un grande Vlahovic
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Sotto l’aspetto tecnico si è vista al Franchi una gara contraddittoria, tra acuti e stecche, picchi e ribassi: era dal gennaio 2001 che i viola non rifilavano al Milan quattro gol e allora l’allenatore si chiamava Fatih Terim. Il trionfo viola viene lanciato dall'errore di Tatarusanu, fin qui sostituto affidabile di Maignan e dalla poca reattività di Gabbia, e in vantaggio la Fiorentina si è compressa e ristretta. La pennellata di Saponara chiude il primo tempo e serve per far diventare la ripresa un parco giochi. Tutto chiuso e tutto riaperto nel giro sette minuti con Vlahovic che fa 3-0 e Ibra che fa doppietta. Dopo il 3-2 però il Milan si è un po' seduto, poi Hernandez cincischia ai bordi dell’area e regala il 4-2 sull'asse Nico Gonzalez-Vlahovic. All'ultimo istante l'autogol di Venuti dopo la traversa di Ibra è buono solo per la differenza reti, ma Pioli ha ancora tempo per rimediare.
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