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E' sempre più lampante con il passare delle partite come Luka Jovic sia un contenitore evidente di sensibilità calcistica. Lo si percepisce da come tocca la palla, mostrando attitudini elevate nella lettura del gioco che spesso mettono in difficoltà anche i compagni. Il talento del giocatore serbo è indiscutibile, e questo gli ha consentito di trasferirsi giovanissimo al Real Madrid, dove è rimasto in naftalina perché davanti aveva, fra gli altri, Benzema.
Il problema sono dunque le caratteristiche del giocatore che si discostano dalla funzionalità richiesta in un sistema di gioco che gli recapita pochi palloni sfruttabili nel modo giusto. Jovic non ama lavorare nelle situazioni sporche, preferisce la pulizia: scambi di prima, e tocchi visionari. Il flipper della Fiorentina di Italiano lo disorienta, la vita è complicata nel vortice di palloni volanti o rimbalzanti. Ma ci si deve abituare e Jovic piano piano ci sta riuscendo. Fonte La Nazione.
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