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Ikone: “A Firenze mi sento a casa. Italiano è un martello. Europa, si può!”

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Jonathan Ikone si è raccontato a 360° sulle pagine di Repubblica, facendo un bilancio del suo primo anno in Italia

Redazione VN

"Sentivo che dopo aver vinto col Lille era arrivato il momento di evolvere, di crescere. E ho pensato che la Fiorentina per me fosse un ottimo club". Jonathan Ikoné esordisce così nell'intervista concessa a Repubblica, ammettendo di essersi messo alle spalle il complicato periodo di ambientamento al calcio italiano: "Non ho mai mollato, ho avuto difficoltà con la lingua italiana ma adesso qui mi sento a casa". Merito anche di Vincenzo Italiano, che pretende molto da lui ma dal quale ogni giorno riesce ad apprendere qualcosa di nuovo: "E' un martello - racconta Ikoné - un allenatore davvero bravo". Un tecnico severo ma che lo ha fatto crescere sotto il profilo fisico, atletico e tattico. Che sa scherzare ma vuole ottenere il massimo da tutti.

Rispetto al campionato francese, in Italia si respira qualcosa di diverso: "Mi sento più completo. Qui si dà di più, si soffre di più, è tutto più intenso" dice Ikoné, che punta a migliorarsi anche sotto l'aspetto realizzativo. Il francese sa che quello del gol è un suo limite dai tempi del Montpellier, ma lavora ogni giorno per migliorarsi ed essere più concreto. E l'obiettivo viola è ancora l'Europa: "Abbiamo tutto per risalire la classifica" conclude. Lui intanto il suo sogno l'ha realizzato: "Se ripenso a quel campo polveroso di Bondy, mi dico che il sogno che avevo da bambino si è realizzato"

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