stampa

Firenze capitale in 4 mosse

Redazione VN

Da Sousa a Borja Valero: i segreti del primato della Fiorentina

Firenze capitale in 4 mosse. È questo l'articolo de La Gazzetta dello Sport sulla Fiorentina. La Fiorentina di Sousa è partita nell'ombra. Anzi tra lo scetticismo dei tifosi. Poi piano piano è cresciuta, fino ad arrivare in testa alla classifica.

LA SCELTA DI SOUSA – Il divorzio con Montella non era previsto. In venti giorni la società si è dovuta inventare un allenatore. Sousa era una vecchia idea, Andrea Della Valle si è subito innamorato dell'uomo-Sousa. Tutto fascino e personalità e con grande esperienza a livello internazionale. Lo stile del Barcellona e la concretezza del Bayern: ecco come si presentò il portoghese alla proprietà. Ed è stato amore immediato. In più è piaciuto il modo in cui il tecnico partecipa alla vita societaria. Sousa è un allenatore che ragiona da consigliere d'amministrazione.

SCOMMESSA KALINIC – La storia di Nikola dimostra che si possono centrare grandi colpi senza farsi condizionare dal nome. “E' un Klose più giovane” diceva Sousa. E infatti aveva ragione. Il dato clamoroso è che Kalinic per venire a giocare in viola ha accettato di rinunciare a 500mila euro a stagione.

RILANCIARE BORJA – Aveva finito male l'ultima stagione, lo spagnolo è stato sul punto di dichiarare addio a Firenze. Ha avuto contatti con Valencia e Roma. Poi, Sousa lo ha convinto a tornare sui suoi passi. Regalandogli una nuova missione: diventare l'uomo ovunque della Fiorentina. In questo inizio di campionato Borja ha fatto il regista, la mezzala, il trequartista.

LA CARTA KUBA – In cinque giorni la Fiorentina ha trovato il sostituto di Joaquin. Con Kuba un dribbling in meno ma più potenza, più cattiveria. Più abitudine a vincere. La Fiorentina per il salto di qualità ha bisogno di gente con un albo d'oro importante. E sta tornando Rossi: Pepito è convinto di essere già pronto, i dati dicono che serve ancora un mese. A gennaio Sousa avrà il vero Rossi e Mexes. Parlare di scudetto è solo un gioco ma pensare alla Champions League è quasi un dovere.