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La Nazione
Da Fiorentina-Milan a Fiorentina-Atalanta. E dal vuoto e dallo strazio vissuto allo stadio di Bergamo, quando lo speaker annunciava che Atalanta-Fiorentina non si sarebbe giocata, con la squadra viola sconvolta dalla morte di Barone, proprio dopo l’appuntamento di sabato sera con il Milan, Italiano e i suoi ragazzi si troveranno a incrociare i nerazzurri. Si tratterà della coppa Italia. Gara di andata della semifinale, fissata al Franchi, mercoledì sera. La coppa, dunque. Ovvero uno di quei due trofei (l’altro è la Conference) che Barone aveva chiesto alla squadra di alzare per riportare un trionfo a Firenze. E che adesso il gruppo viola punta e vuole alzare addirittura con maggiore forza, proprio con l’obiettivo di dedicarla al dirigente scomparso. Anche Fiorentina-Atalanta sarà una partita diversa dai canoni che ha vissuto nelle tante, mille, occasioni del passato. I viola vogliono la finale della coppa Italia e sanno bene il valore e le ambizioni del gruppo nerazzurro. Ci sarà da lottare, da soffrire e in qualche modo anche da cancellare quelle ore drammatiche e caotiche che i due club vissero insieme, il 17 marzo, mentre i soccorsi cercavano di salvare la vita a Barone e viola e nerazzurri – più da fratelli che da rivali – si scambiavano messaggi per capire che cosa stava accadendo e decidere che non era più una domenica da dedicare al pallone. Ma al dolore. Si ricomincia. Dicevamo. A giocare, correre e sognare. Nel nome di Joe Barone. Lo riporta la Nazione.
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