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La Nazione
Forse non tutti lo sanno, ma a Genk è nato un certo Claudio Desolati che, di Fiorentina, ne sa sicuramente qualcosa: "Sì, sono figlio di emigranti. Mio padre faceva il minatore, come tanti altri italiani negli anni ’60. Eravamo una famiglia molto numerosa, con dieci figli". Poi, ecco il trasferimento in Italia, il lavoro presso un supermercato a Massa Carrara ed ecco il Genoa, che non perde un secondo e lo prende nelle sue giovanili con Roberto Pruzzo. Così entra il calcio nella vita di Desolati, anche se in Belgio qualcosa aveva visto: "La domenica, quando mio padre lavava la macchina, alla radio sentivo parlare dell’Inter, di giocatori come Mazzola e Facchetti e dicevo a mio padre che un giorno avrei giocato contro questi". Un po' di tempo e arriva la Fiorentina, occasione che Desolati coglie al volo e con due sacchi di plastica si trasferisce a Firenze. Qui, iniziano i gol e le giocate, tra tutte quella che portò al suo gol contro la Juventus di Zoff. E questa Fiorentina cosa farà a Genk: "La Fiorentina è superiore, ma sarà una gara complicata". Infine Desolati vuole togliere ogni dubbio, tutta la sua famiglia domani sera tiferà per la Viola. Il racconto sulle pagine della Nazione.
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