Ritmo, intensità, personalità, coraggio. La Fiorentina sembrava il Liverpool. Da anni, al Franchi, non si vedeva un calcio così. Talmente bello da stentare a crederci. Era il 21 settembre 2021, un giorno - scrive il Corriere Fiorentino - che rimarrà per sempre nella memoria dei tifosi viola. E pazienza se, alla fine, vinse l’Inter, i fiorentini uscirono dallo stadio con in testa una grande Fiorentina. La prima conquista di Vincenzo Italiano che, in un mese scarso di campionato, aveva già raggiunto il proprio obiettivo: ridare un’identità alla squadra e, soprattutto, rendere orgogliosa la propria gente dopo troppi anni di buio.
Corriere Fiorentino
Dall’Inter all’Inter: in un anno si è persa la magia della Fiorentina
Lontana parente
Per il tecnico viola quei primi 45’ del match contro l’Inter rappresentano il picco più alto raggiunto. L’espressione perfetta della sua idea di gioco. Un anno dopo quella magia sembra essersi persa. La Fiorentina di oggi infatti è lontana parente di quella ammirata quella sera e, da inizio stagione, soltanto nella sfida col Napoli si è avvicinata a quel livello di prestazione. Per ripetere prove del genere servirebbe ritrovare sfrontatezza e leggerezza. L’unico punto in comune con i viola versione 2022/23, fu arrivare all’intervallo con un solo gol di vantaggio. Un problema, la mancanza di concretezza, che oggi è probabilmente la causa di principale di una situazione che si è fatta via via più difficile. E basta dare un occhio alla classifica per accorgersene.
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