Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere dello Sport
Se da una parte il nove di casa ha lasciato un segno tangibile nella gara, se non altro per l'elettricità messa su ogni pallone, dall'altra Belotti è stato un corpo estraneo alla contesa fino al colpo di scena dell'intervallo, quando Vincenzo Italiano lo ha tolto dal campo. Quarantacinque minuti in campo racchiusi in una prestazione da "James Bond": zero tiri, zero duelli vinti, sette palloni persi. La prova dello Stadium è forse una delle più negative delle dodici in maglia Fiorentina: in un tempo in cui la squadra di Italiano ha fatto fatica ad affacciarsi nella metà campo avversaria, i problemi in fase di manovra sono causa e conseguenza di una notte da ectoplasma per il numero venti, annullato in toto dall'ex compagno Bremer. E così Belotti non è andato neanche vicino a spezzare un digiuno che dura da quasi due mesi, per un giocatore che in queste prime dodici gare in maglia viola (un solo gol a referto, datato 11 febbraio 2024 contro il Frosinone) ha dimostrato di essere creatura diversa rispetto a quella ammirata sempre sotto la Mole, ma con la maglia del Torino. In una serata in cui si è trovato di fronte il primo centravanti dell'era Italiano,Belotti non solo ha fatto ulteriormente ricredere i tifosi più ottimisti che, dopo il suo esordio in viola, avevano pensato di aver finalmente trovato l'erede di Vlahovic ma (cosa più preoccupante) ha dimostrato che, spogliato per una volta della sua proverbiale combattività su ogni pallone, sotto l'attitudine da lottatore è rimasto ben poco del centravanti che fu.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA