Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Dice che, come forza economica, il club viola non è secondo a nessun altro, ma serve aumentare gli introiti. "Quindi servono un nuovo stadio, infrastrutture. Non parlo solo dell’incasso delle partite. Parlo di ristoranti, di tutto un indotto. Compresa la possibilità di vendere il nome dello stadio come hanno fatto Arsenal e Juve". E' insoddisfatto del tema legato al nuovo stadio perché sono stati fatti dei passi indietro. Afferma che, se lo Stato vuole aiutare, deve cambiare leggi vecchie. "Lo Stato aiuti i privati a costruire impianti o a ristrutturare stadi già esistenti superando certi vincoli. Parlo di imprenditori che vogliono creare valore alle città, non di “pirati” che stanno pensando di comprare in Italia aziende in crisi. Di infrastrutture non hanno bisogno solo Firenze e la Fiorentina. Hanno bisogno Milano, Roma, Napoli, Bologna e altre città". Anche se non dovesse essere costruito il nuovo stadio, spera di costruire una squadra più forte. Traduzione: stare sempre nella parte sinistra della classifica. Un occhio al mercato: Commisso dice che qualcuno andrà via e che "forse arriveranno altri 2-3 giocatori validi".
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Commisso/1: “Chiesa decida cosa fare. No veti per alcune società, ma andar via potrebbe essere un rischio”
Commisso: "Federico sarà accontentato se vorrà andare via, a patto che la cifra sia giusta. Non m’interessa chi lo acquisterà"
Capitolo Iachini: gli piace, ha uno splendido rapporto con lui. "Viaggia a una media di un 1,5 punti a partita. Se va avanti così...".
Il tema più spinoso riguarda Federico Chiesa: "Voglio una Fiorentina che sia un punto di partenza e non di arrivo. Questo vale per tutti, non solo per Chiesa. Molti giovani giocatori hanno già sposato questo progetto. Milenkovic, Vlahovic, Dragowski, Sottil, Castrovilli e altri. Chiesa deve decidere e come ho detto se vuole andarsene lo accontenterò a patto che la cifra sia giusta (...). Federico sa cosa è la Fiorentina, chi sono io e i nostri tifosi e dove vogliamo arrivare. Andare altrove può essere un rischio per lui. Chiesa alla Juventus? Penso al bene della Fiorentina. Se Chiesa vuole andare via la nostra priorità sarà quella di avere la giusta contropartita economica. Non ci sono veti per alcune società. Però, in questo momento ho uno splendido rapporto con Federico e con suo padre. C’è un clima positivo che non va alterato".
Commisso spende belle parole per Castrovilli. Dichiara che gli è piaciuto fin da subito, è fenomenale e sorridente. Infine su Ribery: "E’ un leader come lo ero io quando giocavo. Anche se lui è un campione e io ero solo un giovane universitario. I leader sono preziosi".
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