"C’è stato un tempo, e magari tornerà, per il calcio spettacolo. C’è stata una Fiorentina, capace di divertire e divertirsi. Ora no e, visto il momento, sarebbe difficile sperare in qualcosa di diverso". Così il Corriere Fiorentino apre le sue pagine dedicate alla vittoria viola a La Spezia, in una prestazione brutta, sporca e cattiva che oltre ad essere un bel bagno d'umiltà consegna ai viola una vittoria che mancava in trasferta da oltre 200 giorni. I tre punti servivano per la classifica, per il morale e per tirarsi definitivamente fuori dai guai, mentre al bel calcio si penserà più avanti. Italiano però sta plasmando quella che, partita dopo partita, somiglia sempre più alla sua Fiorentina preferita, negli uomini e nel modulo: senza Barak e con Bonaventura il 4-2-3-1 si è visto in maniera meno marcata rispetto al solito.
Corriere Fiorentino
Brutti, sporchi e cattivi. Cabral firma un vittoria pesantissima
L'atteggiamento dello Spezia ha però sorpreso i viola, con Terracciano chiamato due volte agli straordinari, Milenkovic in difficoltà e Jovic che si mangia il raddoppio. E invece, dopo una ventina di minuti pieni di botte, falli, tanti calci e pochissimo calcio, lo Spezia ha ripreso a spingere e alla fine ha trovato l’1-1. Nella ripresa la Fiorentina è stata brava a calarsi nella realtà degli scontri di bassa classifica, lontanissima dai gusti di Italiano ma capace con i cambi di alzare il baricentro e di trovare un pizzico di qualità in più anche. Poi l’espulsione di Nikolaou, l’assalto e al 90’, il sigillo di Cabral. Un gol voluto, cercato e preso con la forza. "Una rete sporca, così come questa vittoria. Brutta, ma pesantissima. Sofferta ma, forse anche per questo, particolarmente preziosa".
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