C’è qualcosa che fa più male di un semplice addio dopo un anno vissuto tra paure e sofferenze ed è un divorzio consumato nell’indifferenza totale, senza aver avuto l’opportunità di lasciare il segno. Questa quanto scrive La Nazione in merito alla stagione di Tofol Montiel e Antonio Barreca. Il caso più clamoroso riguarda sicuramente il classe 2000: ignorato da Iachini a inizio stagione, Montiel aveva trovato il suo pomeriggio di gloria il 25 novembre quando a Udine con una bellissima sassata aveva regalato ai viola gli ottavi di finale di Coppa Italia. Da quel momento, per il maiorchino soli 3’ in campo. E undici panchine consecutive, compresa quella amara di sabato a Crotone (nonostante lo striscione affisso ai campini) mal digerita dal giocatore e dalla sua famiglia Ma se, nel caso del fantasista, a giustificare le scelte del tecnico ci poteva essere la gestione di un finale di campionato rischioso, resta il mistero sul trattamento riservato a Barreca. La sensazione è che i due tecnici che si sono susseguiti sulla panchina viola abbiano capito dopo qualche allenamento che il tasso tecnico del terzino fosse inferiore rispetto a quello dei compagni, facendolo così passare da seconda a quarta scelta per la fascia sinistra e dando inizio a una convivenza forzata che terminerà il 30 giugno. Sul futuro di Montiel invece tutto dipenderà da chi sarà il nuovo allenatore della Fiorentina, anche se la strada per il prestito sembra già oggi la più probabile.
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Barreca e Montiel, chi li ha visti? Il punto sul futuro dei due “misteri viola”
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