La responsabilità di sostituire Torreira non sarà l’unico ostacolo con il quale dovrà fare i conti Amrabat. L’ex Verona - ricorda La Nazione - sta osservando scrupolosamente il Ramadan, iniziato venerdì scorso. Trenta giorni di digiuno e di preghiera, fino al 1° maggio. Dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, in attesa del pasto serale. Logico che tutto ciò possa complicare la vita di un atleta, specie quando è alle prese con un momento decisivo della stagione come, nel caso della Fiorentina, la corsa verso l’Europa.
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Amrabat dà il cambio a Torreira, ma c’è l’incognita Ramadan
Amrabat dovrà sostituire lo squalificato Torreira contro il Napoli, ma da venerdì scorso è iniziato il digiuno del Ramadan
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In casa viola chiamerà in causa Amrabat e l’altro marocchino della rosa, Maleh. Non certo due figure di scarso valore in vista della sfida di Napoli, dove Sofyan è sicuro del posto nell’undici titolare. Resta a questo punto da capire quali conseguenze potrà avere l’astinenza alimentare. Nello scorso campionato il numero 34, assieme a Ribery, si mise a digiuno tra aprile e maggio, in un momento cruciale della stagione eppure non ci furono contraccolpi sotto l’aspetto fisico, come cali d’energia o assenza di idratazione. Motivo per essere ottimisti, ma resta l’incognita di vedere Amrabat in campo dopo oltre dodici ore di digiuno, visto che agli atleti musulmani non è permesso bere nemmeno in allenamento.
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