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Gazzetta dello Sport

Altro che formalità, quanti brividi. Ma è una sconfitta che non fa male

Redazione VN

Altro che semplice formalità. Quanti brividi al Franchi, che poi si sono trasformati in paura pura. La Fiorentina, nonostante il cuscinetto del poker (a uno) firmato in trasferta, a venti minuti dalla fine si è trovata sotto di tre gol

"Brividi viola, poi è festa": titola così La Gazzetta dello Sport  sulla sofferta qualificazione della Fiorentina alla semifinale di Conference League a seguito della sconfitta interna per 2-3 contro il Lech Poznan. Riportiamo una parte dell'articolo che potete leggere integralmente nel quotidiano in edicola:

"Altro che semplice formalità. Quanti brividi al Franchi, che poi si sono trasformati in paura pura. La Fiorentina, nonostante il cuscinetto del poker (a uno) firmato in trasferta, a venti minuti dalla fine si è trovata sotto di tre gol, con le gambe che non andavano, il fiato corto e il Lech che non t’aspettavi, indemoniato. Ma, grazie anche ai cambi la Viola è riuscita a reagire e alla fine ha trovato il primo gol stagionale di Sottil, che non poteva scegliere un momento migliore per sbloccarsi. E al tramonto della sfida Castrovilli ha messo al sicuro lo sbarco in semifinale, dove incontrerà il Basilea, cioè il il passato di Cabral, che ha eliminato il Nizza vincendo 2-1 in Francia. Un traguardo meritato, per lo strepitoso cammino fatto fin qui. Un peccato però aver macchiato il magic moment, dopo 9 vittorie in Conference e 14 risultati utili di fila tra campionato e coppa. Un passo falso ci sta, dopo tanti exploit. Visto che non fa male, meglio sia arrivato ora".