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Venuti: “Sento la fiducia di società e allenatore. Obiettivi? Prima l’identità”

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I temi di campo affrontati da Venuti nella sua intervista al canale ufficiale gigliato

Redazione VN

Lorenzo Venuti ha parlato al sito ufficiale della Fiorentina in una lunghissima intervista. Vi proponiamo, prima di dare spazio anche ad altri temi, le risposte che vertono sul campo:

"Sono contento della fiducia della società. La sento. Sento la responsabilità e la fiducia. Per un giocatore avere la fiducia della società è fondamentale. E’ obbligatorio che sia l’anno zero, dopo gli ultimi anni. Ci voleva un punto di inizio, ed è questo. La mentalità di quelli nuovi deve essere di entusiasmo, così come di chi ha vissuto le esperienze passate, imparando dagli errori. Deve essere una rinascita. Quello che è stato è stato, da ora si ricomincia. Dobbiamo lavorare quotidianamente, ripetere fino alla morte quello che vuole l’allenatore, sposarla a pieno e trovare un’identità riconosciuta. Dobbiamo sentirci dire ‘voi siete quelli’, è una delle cose più belle. C’è entusiasmo, c’è l’allenatore nuovo, una nuova filosofia di gioco e di pensiero. E la sposiamo. Fondamentale è avere un’identità, prima ancora di avere obiettivi".

Seguire il calcio

"Quando sono a casa lo guardo. Soprattutto di negli ultimi anni. Da quando ho avuto De Zerbi a Benevento ho avuto un modo diverso di vedere il calcio. Più con un occhio quasi da allenatore, meno da tifoso, e ho iniziato a guardarlo, soprattutto le squadre top di club. Se uno vuole migliorarsi deve guardare sempre i migliori. C’è sempre da apprendere, ma soprattutto da i più forti. E lo guardo cercando di rubare sempre qualcosa, qualche dettaglio, movimento… Rientra sempre nell’allenamento mentale: quando fai qualcosa falla con piena presenza mentale, così che ti possa aiutare in qualche modo. Spesso facciamo cose in automatico. Facciamo tante cose per abitudine, e farle invece con presenza mentale può aiutare a notare tanti dettagli. Quindi quando guardo il calcio lo faccio in quest’ottica".

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