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VERCELLI, ITALY - APRIL 28: Reginaldo (L) of Pro Vercelli FC salutes Alessandro Lucarelli of Parma Calcio during the serie B match between Pro Vercelli FC and Parma Calcio at Stadio Silvio Piola on April 28, 2018 in Vercelli, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
L'ex attaccante della Fiorentina Reginaldo si è collegato con il Pentasport di Radio Bruno:
"Quando si gioca con i tifosi che ci sono a Firenze è tutto molto difficile, si tratta di trovare il giusto ritmo e poi uno come Cabral può dare il suo grande contributo. Gliel'ho detto, ambientarsi non è facile. Io ho avuto la fortuna di arrivare da piccolo e di abituarmi nel tempo. Anche Pedro non è riuscito a capirci nulla. Non riesci a muoverti, a trovare gli spazi. Cabral è un giocatore possente, molti difensori italiani si trovano a proprio agio con questo tipo di struttura fisica. Ci si mette più tempo a trovare la giusta chiave di lettura. Forse avere un partner di attacco gli potrebbe dare una mano a liberarsi dalla morsa di almeno uno dei due difensori centrali. Ma una seconda punta, una mezzapunta, la Fiorentina in rosa non ce l'ha, la dovrebbe andare a prendere".
"Con Prandelli facevamo un 4-3-3 anche noi, ma a volte il terzino andava profondo e l'esterno si ritrovava in uno contro uno. Italiano cerca questo, ma deve lavorare sui contromovimenti, sull'attacco della profondità del terzino se e quando l'esterno viene dentro al campo. Se l'esterno aspetta la palla sui piedi diventa facile da aspettare al varco".
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