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Pres. Empoli: “Pensare di andare in Europa è difficilissimo, anche per l’ambiente. Ricordate Vlahovic?”

Redazione VN

Fabrizio Corsi

Il presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi è intervenuto durante La Voce del Mercato su Lady Radio:

All'Empoli il mercato è condiviso con DS e allenatore, si mettono sul piatto le esigenze e le valutazioni di ognuno e si tirano le somme. Ci sono dinamiche particolari nelle scelte, influiscono molto il contesto di squadra e le motivazioni, e non solo la qualità del singolo giocatore. L'Empoli è visto come un trampolino di lancio verso altri lidi, e di questo noi in passato non ce ne rendevamo conto. Trattenere certi giocatori un anno in più, a volte, porta solo al male di tutti. Esempi? Di Natale, Maccarone, Rocchi. Allenatori? Non li ho azzeccati tutti, anzi. L'Empoli ne ha lanciati molti, la nostra situazione è particolare perché ai nostri allenatori non chiediamo di gestire Chiesa o Ribery e tutto quel che ne consegue; a Firenze c'è una pressione particolare, ritengo che si dovrebbe prendere consapevolezza del fatto che ad oggi pensare di andare in Europa è difficilissimo. Forse non sono stati apprezzati abbastanza i risultati ottenuti in passato... Vlahovic un anno fa era stato timbrato come un bidone, ricordate? E' questo il problema. C'è voluto Prandelli, persona di grande competenza calcistica, per imporlo a tutti. Sarri? E' un allenatore completo, il suo miglior pregio è il fuoco, la passione che ha dentro. Se la terrà accesa, risulterà decisivo per la sua prossima squadra, sia essa la Fiorentina o un'altra. Terzic e Zurkowski, in prestito da noi, sono giocatori da Serie A, a loro non manca nulla per essere protagonisti e sono in crescita, ma vanno allenati nella maniera giusta. Ad ora, sono al 60-70% delle loro potenzialità. Lo stadio di Empoli? Ne abbiamo parlato, sì, ma la conversazione non aveva un tono serio in quel momento. Sarebbe una cosa un po' forzata, sarebbe come se io portassi i miei tifosi a Pontedera...