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Pippo Russo a VN: “L’arrivo di Toledo, le terze parti e i fondi, vi dico tutto. Ed anche Freitas…”

Dopo l'acquisto di Toledo, la Fiorentina torna a trattare con società fantomatiche e fondi privati: fu la volta di Schetino, fu il caso di Roncaglia, scopriamo con lo scrittore ed esperto in materia cosa rischia la società e come funziona questo...

Giacomo Brunetti

"Hernan Toledo è solo l'ultimo dei talenti sudamericani accostati alla Fiorentina: l'acquisto di questi giocatori è sempre più velato di mistero poichè, da anni, fondi privati e terze parti si intromettono nelle trattative per lucrare e speculare sulle cessioni verso l'Europa e non solo in ogni modalità possibile. L'esterno argentino, cresciuto nel Velez, arriverà in viola dopo essere stato acquistato dal Deportivo Maldonado, una delle tante squadre, come il Fenix che "passò" alla Fiorentina Roncaglia e Schetino, entrate in questi giro di affari che sta mettendo a rischio l'omogeneità del mercato calcistico. Abbiamo contattato in esclusiva Pippo Russo, docente ed autore di "Gol di rapina", testo che indaga i lati oscuri di questo sport, sempre meno legato al campo e più vicino ad un mercato bancario e profittuale.

"Quali sono i vantaggi di chi compra e di chi vende con questo sistema?

Per me le società non hanno nessun vantaggio. E' necessario dire che chi vende con questo sistema lo fa perché è oberato di debiti e non può fare altro che impegnare l'ultimo asset disponibile, ovvero il patrimonio giocatori: questo avviene vendendo i diritti sportivi ad investitori esterni di pura finanza, visto che le fonti tradizionali del credito sono inaccessibili. L' unico modo per salvarsi rimane quello della vendita dei diritti economici dei calciatori di valore o di prospettiva. Come detto, non vedo vantaggi per chi cede, si tratta di club entrati in un circolo ozioso e fallimentare. Al contrario, chi compra incorre in vantaggi altissimi ed un rischio relativo: si acquistano i diritti a cifre relativamente basse con margini di profitto sulla futura vendita.

"Ci sono tante squadre in Sudamerica, dal Fenix al Deportivo Maldonado, che ultimamente ha gestito la trattativa di Calleri, immischiate in questi traffici. Il sistema si è diffuso anche altrove, analizzando, per esempio, il caso di Lestienne, arrivato al Genoa tramite un fondo arabo?

Intanto voglio precisare che Fiorentina ha preso non solo Roncaglia ma anche Schetino dal Fenix, un club che viene controllato da due fratelli argentini. Esso, come il Deportivo Maldonado, squadra di seconda divisione uruguaiana, è un "ponte" attraverso il quale passano i calciatori acquistati prevalentemente da società argentine e brasiliani per poi essere girati a terze parti, aggirando la legge. Ci sono regolamenti della FIFA grazie ai quali a partire dal 2014 sono stati definitivamente inaspriti questi traffici con una circolare che mette al bando investitori esterni: purtroppo, questi si erano già attrezzati per aggirare il divieto controllando queste squadre di medio-basso livello dove parcheggiare i giocatori prima di girarli in Europa. Così, attraverso questo meccanismo, il passaggio diventa legale: l'unico antidoto sarebbe obbligare il calciatore a disputare un periodo minimo di transito all'interno del club, ma è una formulazione impossibile.

"Cosa si può fare per contrastare il fenomeno anche alla luce delle imposizioni FIFA?

Credo che imporre un periodo minimo all'interno della società sia la soluzione più semplice ma impraticabile, poiché entrerebbe in contrasto con i diritti della persona e della libertà: non si può obbligare nessuno a stare in un posto di lavoro dove non si trova bene o, viceversa, imporre ad un impresa di tenere un lavoratore all'interno del proprio parco dipendenti. Sarebbe un provvedimento inapplicabile, a meno che non si riesca a far entrare in gioco l'eccezionalità dello sport, finendo però in una dottrina politica scivolosa.

"Trasferimenti legali vicini all'illegalità, con quali modalità e cifre i fondi acquistano i diritti sportivi?

Attenzione, bisogna far distinzione all'interno del meccanismo: il fondo prima acquista e successivamente inizia la girandola. Spesso, la modalità più frequente è il prestito oneroso: il caso simbolo è quello legato a Marcelo Estigarribia, di proprietà del Deportivo Maldonado che lo ha girato negli anni a Juventus, Chievo, Sampdoria ed Atalanta con soluzioni temporanee vincolate al pagamenti di 500.000 euro: a fine anno, i colombiani mettevano le squadre italiane davanti al bivio che, in questo caso, prevedeva un riscatto a cinque milioni di euro o il ritorno alla base. Con Calleri siamo su cifre diverse ma il meccanismo non cambia: io credo che queste operazioni siano redditizie per il fondo proprio grazie al prestito oneroso e, in tal senso, la Fiorentina dovrebbe render pubbliche le cifre di Toledo.

"Quali sono gli aspetti negativi nel breve e nel lungo periodo ma, soprattutto, cosa rischia la società viola?

Legalmente, la Fiorentina non rischia niente: formalmente lo acquista dal Deportivo Maldonado, fino a che non si troverà il modo di rischiare nessuno avrà problemi, neanche il fondo, perché è al di fuori dell'ordinamento sportivo. Il solo rischio è gestionale: o si valorizza il calciatore ma il riscatto è troppo alto, o si buttano soldi nel prestito per un ragazzo non all'altezza.

"Carlos Freitas è sempre stato accostato al celebre procuratore Jorge Mendes, che gestisce gli interessi di personaggi come Ronaldo e Mourinho: il direttore sportivo viola ha legami con questo sistema?

Freitas è un personaggio con "tre dita di pelo sullo stomaco", sicuramente conosce bene certi ambienti: è amico di Mendes ma anche di altri burattinai, come il boss di Fali Ramadani. E' necessario notare che tutti i grandi soggetti del mercato calcistico internazionale alla lunga trovano conveniente non farsi la guerra: è uno spazio grande e ce n'è per tutti, visto che numericamente sono pochi e si organizzano molto bene. Freitas si muove nel sistema, ha un curriculum sopravvalutato, chiedete ai tifosi dello Sporting Lisbona. In Italia si racconta tutt'altro, si parla delle cessioni di Cristiano Ronaldo e Nani, ma in realtà è stato Mendes: spesso le narrazioni sono fatte in modo da esaltare alcune parti della verità e non altre, sto scrivendo un libro, che si intitolerà "M. L'orgia del potere", che uscirà in autunno edito da Clichy e tratterà proprio la carriera del procuratore portoghese, uomo dagli affari controversi e non solo calcistici, che verrà tradotto in altre lingue. E' un personaggio che conosce bene il giro, sicuramente meglio di Corvino, non sto sopravvalutando il direttore generale ma lui ha ruolo marginale in tutte queste trattative che la Fiorentina sta concludendo.

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