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Ottava posizione in classifica, 15 punti, a meno tre da Napoli e Cagliari e a meno quattro dalla Roma. Sognare non costa niente. Anche perché nel prossimo fine settimana la Fiorentina ha la possibilità di scalare ulteriormente la graduatoria (tocchiamo ferro). Sabato i giallorossi affronteranno i partenopei, domenica lunch match di fuoco tra la Dea e i sempre più sorprendenti sardi, trascinati anche da Giovanni Simeone.
La Fiorentina, dal canto suo, dovrà cercare di domare il Parma, protagonista di un bel pareggio a San Siro contro l'Inter, ma sconfitto poi dal Verona al Tardini. Match assolutamente sulla carta, ma non per questo scontato. In Serie A non esistono gare semplici, basta vedere la già citata Inter-Parma o Lecce-Juventus. La forza di una squadra sta nel rendere facili le partite, un po' come faceva la Fiorentina all'inizio della scorsa stagione (ricorderete le goleade contro Chievo e Spal).
Il copione della gara sarà scontato anche se i viola dovranno fare a meno di giocatori importanti: Pezzella, Caceres, Lirola e Ribery. Fiorentina a comandare la manovra, Parma in contropiede. Già, il contropiede. La formazione di D'Aversa è maestra nel giocare di rimessa. Basta guardare alcuni gol segnati nel girone d'andata della scorsa stagione o i due all'Inter otto giorni fa. Karamoh e, soprattutto, Gervinho sono dei fulmini in campo aperto. Vietato concedere praterie ai due attaccanti gialloblù, sarebbe un suicidio sportivo. Quindi: attaccare sì, ma con raziocinio. La parola d'ordine è equilibrio. La partita contro il Parma sarà un altro esame per questa giovane Fiorentina. Rocco si aspetta la prima vittoria live al Franchi.
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