È stata un'estate di cambiamenti in casa Fiorentina sotto più profili. Incluso quello della geografia dello spogliatoio viola. Non una precisa strategia, almeno apparentemente, quanto una diretta conseguenza delle logiche di mercato che accompagnano ogni sessione di trasferimenti.
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Italiani in crescita, poi serbi e argentini: la nuova geografia dello spogliatoio viola
L'analisi delle nazionalità presenti nella rosa di Italiano
L'Italia si conferma la nazione più rappresentata, ma stavolta con maggiore peso specifico: si è passati dal 28% della fine della scorsa stagione al 44% di quella attuale. In termini numerici, l'anno scorso a disposizione di Iachini e Prandelli erano presenti sette giocatori italiani, oggi Italiano ne ha dodici (i confermati Terracciano, Biraghi, Bonaventura, Castrovilli, Venuti e Rosati; i rientranti Saponara, Benassi, Ranieri e Sottil; il promosso Bianco e il nuovo Maleh -a metà con il Marocco-).
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Raddoppiati i portabandiera della Serbia (da due a quattro, con Terzic e Nastasic che si sono uniti a Vlahovic e Milenkovic), inalterati quelli di Argentina (due, con Nico Gonzalez che ha preso il posto di Pezzella accanto a Martinez Quarta), Brasile, Russia, Cile, Polonia e Marocco (uno).
Diminuiscono i contingenti di Spagna (da tre a due, con Odriozola insieme a Callejon dopo gli addii di Borja Valero e Montiel) e Uruguay (da due a uno, Torreira tiene viva la garra charrua dopo gli svincoli di Caceres e Olivera). Sparisce dai radar viola la Francia, che da tre giocatori della passata stagione (Ribery, Eysseric e Malcuit) se ne ritrova zero in quella appena iniziata. Con la cessione di Kouame niente più Costa d'Avorio nello spogliatoio gigliato, mentre il ritorno di Duncan riporta a Firenze la bandiera del Ghana.
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