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21 punti, quarta posizione in classifica a pari merito con Lazio e Atalanta. Pochi si aspettavano un Cagliari così in alto in classifica dopo undici giornate di campionato. I rossoblù hanno addirittura tre lunghezze in più del Napoli. Gli investimenti del presidente Tommaso Giulini, voglioso di festeggiare al meglio i cento anni del club e il cinquantesimo anniversario della vittoria dello scudetto, sono stati azzeccati. E non dimentichiamoci che Maran sta facendo a meno di due colonne: Pavoletti, una sicurezza in attacco, e Cragno, sostituito al meglio da Olsen.
L'euforia è alle stelle, non potrebbe essere altrimenti. Basta vedere cos'è successo domenica scorsa: circa cinquecento tifosi hanno atteso i giocatori in aeroporto per festeggiare l'impresa di Bergamo. Scene mai viste, negli anni scorsi, a Cagliari. Il sogno Europa è più vivo che mai.
Lanciamo allora una provocazione mista a speranza: e se fosse l'entusiasmo il nemico di Simone & co? Noi ce lo auguriamo. La formazione sarda, infatti, potrebbe soffrire di vertigini perché non è abituata a stare così in alto in classifica. Contro la Fiorentina i tifosi rossoblù si aspettano il bis dopo il bel successo con l'Atalanta. Insomma: la pressione sarà tutta sulle spalle del Cagliari. I gigliati, dal canto loro, non avranno niente da perdere. Se il pranzo dovesse andare di traverso al Cholito tanto meglio, ma se la Fiorentina riuscisse a conquistare anche solo un punto, non sarebbe affatto male.
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