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Frey: “Tornai il vero Seba in un Fiorentina-Lazio. Non pagai la multa di Corvino. Dragowski…”

Redazione VN

"A Firenze ho raggiunto un livello importante. Il fatto che a Firenze hanno giocato grandi portieri mi ha stimolato, volevo lasciare un segno nella Fiorentina"

L'ex portiere della Fiorentina, Sebastien Frey, protagonista durante questa quarantena forzata con varie dirette Instagram, l'ultima ieri con Stevan Jovetic, è intervenuto a Radio Bruno Toscana:

Quando arrivai a Firenze si era creato un nuovo progetto, abbiamo riportato la Fiorentina in Europa. A Firenze ho raggiunto un livello importante. Il fatto che a Firenze hanno giocato grandi portieri mi ha stimolato, volevo lasciare un segno nella Fiorentina.

Dopo l'infortunio contro la Juventus la mia carriera era a rischio. Ebbi richieste da parte di club importanti. Ero felice per le offerte e per il fatto che la Fiorentina contava ancora su di me.

La stagione più importante è stata la 2006-07. Ero reduce da un infortunio gravissimo. Nelle prime partite ero sottoposto ad alcune critiche, i tifosi non mi vedevano più reattivo e decisivo come prima. La stagione si è sbloccata in un Fiorentina-Lazio, in occasione di una parata su Mudingayi. Da quel momento iniziò la mia stagione, ridiventai il Seba di sempre.

Le dirette Instagram? Le ho lanciate io, ora sono diventate fuori controllo. Ho iniziato per far passare un po' di tempo alle persone costrette a stare in casa. Mi divertono perché parlo con amici ed ex compagni, in un'ora vengono fuori cose simpatiche. Quello che penso, lo dico. Adesso non dipendo da una società. Non ho mai insultato nessuno, ma le persone devono sapere alcune verità. Fa parte del gioco. Non sono mai stato falso.

La multa che mi fece Corvino? Non la pagai. In quell'anno sarei potuto andare in squadre importanti come PSG e Real Madrid, ma si fece avanti il Genoa che era la soluzione migliore per me. Ad accordo raggiunto, Branchini, il mio agente, mi disse che non ne sarebbe fatto niente se ci fosse stata ancora la multa da pagare.

Dragowski? E' un bravo ragazzo, è un lavoratore. Il primo anno a Firenze è stato complicato. Nonostante le critiche ha continuato a lavorare. I sei mesi di Empoli gli hanno fatto capire che ha del potenziale. Sta disputando un'ottima stagione. La prossima sarà quella della conferma di ciò che ci ha fatto vedere quest'anno. Spero che la linea di portieri importanti della Fiorentina possa proseguire con lui.

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