"Non è brasiliano però che cross che fa". Una prestazione così non se l'aspettava, probabilmente, nessuno. Forse nemmeno il diretto interessato. Chapeau per Biraghi. Una freccia, una spinta continua sulla fascia sinistra. Ma, soprattutto, una spina nel fianco per il Torino, dal primo all'ultimo minuto. Non a caso siti, quotidiani e radio l'hanno premiato con una sfilza di 7 e 7,5 in pagella.
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Era Biraghi, ma sembrava… Serginho
Che esordio per Biraghi: la rete sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Ora deve ripetersi contro la "sua" Inter
Cristiano è stato l'arma in più della Fiorentina nella meritata vittoria di ieri. E' vero, il gol è nato da uno strappo di Chiesa sulla corsia di destra, ma quasi tutte le azioni pericolose sono cominciate dall'out mancino. Cross taglienti e precisi in quantità industriale che avrebbero meritato maggior fortuna. Peccato, ma di Sirigu, cioè il portiere della nazionale, non dimentichiamolo, ce n'è uno.
Il gol siglato a inizio secondo ha impreziosito l'ottimo esordio, ma l'urlo di gioia è rimasto strozzato in gola per pochi centimetri di fuorigioco. La rete sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Biraghi, però, c'era ed è questo ciò che conta perché, se in area ci sono pochi giocatori, segnare diventa più difficile.
Una rondine non fa primavera, ma la gara di ieri ha dimostrato la crescita tattica e tecnica del classe 1992, chiamato a confermarsi sabato contro la "sua" Inter.
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