Più che gli obiettivi reali che la Fiorentina potrà inseguire sul campo, ad oggi il tema che più attrae i tifosi è di natura economica. Siamo tutti un po' più commercialisti nell'era della tecnologia applicata a qualsiasi aspetto della vita quotidiana. Nella conferenza stampa fiume di questa mattina di Corvino e Freitas (LEGGILA QUI), l'attenzione è andata sulla divisione degli incassi dell'ultimo calciomercato. "Il 75% dei ricavi è stato reinvestito sul mercato, il restante 25% servirà per il comparto aziendale" ha specificato il responsabile dell'area tecnica. Semplificando: il 25% verrà usato per pagare gli stipendi dei dipendenti della società, l'affitto dello stadio, le strutture e tutte le attrezzature che vengono utilizzate.
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Corvino, la Fiorentina ed il 25% della discordia
Il 25% degli incassi alla voce mercato verranno usati dalla Fiorentina per i costi gestionali: una scelta che ha un'origine ben precisa...
In termini assoluti non può che suonare come un'anomalia questa decisione, non c'è dubbio. Ma è anche vero che il momento attuale della Fiorentina è ben chiaro da qualche mese. Diego Della Valle si è chiesto pubblicamente se vale la pena continuare a stare in Paradiso a dispetto dei santi. Andrea, invece, ha deciso di fare il famoso passo indietro. A queste loro prese di posizione ha fatto seguito il comunicato sull'intenzione di cedere il club a terzi. Insomma, la famiglia non intende più ripianare i debiti della società: cosa che anche il Fair Play Finanziario vieta. La viola dovrà camminare da sola, appoggiandosi solo alle risorse che i manager riusciranno a reperire.
Che sia giusto o sbagliato se ne potrebbe discorrere a lungo. Ad oggi però strade alternative non ci sono. Sicuramente tra la piazza e la proprietà si è arrivati ad una forte distanza che difficilmente potrà essere annullata. Magari superata, ma si sa che le cicatrici rimangono. Ecco che la strada di una cessione del club appare veramente percorribile ma soltanto davanti ad un concreto e reale interessamento di qualcuno che ad oggi non si è palesato. Intanto sarà il mercato a far stare in equilibrio la società e non il contrario. Gli effetti del passo indietro e del comunicato di cessione sono anche questi.
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