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Commisso/2: “Taglio ingaggi? Proposta club giusta. Giocatori facciano la loro parte o non si va avanti”

Photo by Paolo Rattini/Getty Images

Il presidente parla chiaro: "Noi abbiamo fatto il nostro spendendo 70 milioni a gennaio, sono un investimento nel calcio. Ora i calciatori facciano la loro"

Redazione VN

Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è intervenuto ai microfoni di Radio24.

Sulla situazione a New York: "Qua per fortuna siamo più preparati rispetto a quello che è successo in nord Italia un mese fa. La situazione è preoccupante solo a New York, ma nel resto del Paese è sotto controllo. Nella mia azienda ci sono solamente due contagi".

Su come sta trascorrendo questo periodo: "Sono in casa da oltre tre settimane con mia moglie e mia figlia, come la maggior parte dei fiorentini. A Firenze ho mio figlio Giuseppe e Joe Barone che stanno comunque lavorando per la Fiorentina e per il calcio".

Sull'iniziativa #FORZAeCUORE: "La Giambelli Foundation è nata da una famiglia di emigrati italiani a New York, è la più grande donazione proveniente dagli Stati Uniti. Sono orgoglioso perché stiamo facendo la nostra parte per aiutare l'Italia. Sono arrivati in totale oltre 2.300 donazioni, soldi che serviranno agli ospedali per curare le persone colpite dal coronavirus. Ringrazio tutti".

Sull'umore all'interno della Fiorentina: "Abbiamo avuto dei casi tra i giocatori e tra altri dipendenti della Fiorentina. Umanamente siamo tutti più vicini e più forti. C'è questo desiderio da parte dei giocatori di tornare a giocare perché è quello il loro lavoro. Ho parlato con quasi tutti i calciatori della prima squadra, delle giovanili e con gli allenatori, cerco di essere disponibile con tutti".

Sulla sua posizione circa il destino del campionato: "Per il bene del calcio sarebbe meglio finire la stagione ma prima di tutto viene la salute, dobbiamo essere sicuri di non correre rischi. Speriamo di poter andare avanti, se non dovesse succedere perché impossibile meglio guardare avanti perché il nostro calcio è anche un investimento a lungo termine. Non possiamo pensare solo al prossimo mese".

Sul taglio degli stipendi: "Noi abbiamo fatto il nostro spendendo 70 milioni a gennaio, sono un investimento nel calcio. La proposta della Lega Serie A è molto giusta, prendiamo ad esempio la Juventus. I giocatori sono il più grande costo per una società di calcio, se non fanno la loro parte come si può andare avanti? Se i calciatori di Serie A non possono fare sacrifici, pensiamo a quelli di B e C".

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