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Commisso: “Fiorentina tornerà tra le sette sorelle. Stadio? Bando stupido”. Gli auguri a Ribery e Caceres

Il n°1 viola sulla questione delle infrastrutture: "Serve meno burocrazia, la politica può aiutare molto. Il Franchi? I monumenti sono i tifosi, non gli stadi"

Redazione VN

Nel corso dell'intervento a Radio24, Rocco Commisso ha parlato anche del tema stadio e del futuro della Fiorentina.

Su come può uscire il calcio italiano da questa situazione e il tema delle infrastrutture: "Ognuno deve fare la propria parte. Nello spazio di pochi mesi abbiamo messo sul piatto più di 300 milioni di euro, soldi privati. Io posso andare avanti perché dietro ho un'azienda come Mediacom ma non tutti possono fare lo stesso, abbiamo bisogno di un aiuto sul tema delle infrastrutture. Il calcio italiano deve avere degli stadi moderni fruibili tutta la settimana, non solamente due ore nel weekend. La politica può aiutare molto, c'è bisogno di meno burocrazia. Anche per portare in Italia gli investimenti dall'estero. Il nostro centro sportivo sarà il più grande d'Italia, abbiamo già iniziato a costruire".

Sui compleanni in casa Fiorentina: "Buon compleanno a Ribery e Caceres, voglio bene ai miei calciatori come se fossi loro padre".

Sulla questione stadio: "La scadenza dovrebbe essere spostata a metà maggio grazie ad un decreto, ma fare il bando è una cosa stupida. Sono sorti milioni e milioni di dollari che dovrei mettere oltre l'investimento. Il Franchi? Ci sono tanti monumenti in Italia più importanti di uno stadio. Nel calcio i monumenti sono i tifosi, non gli stadi. Stiamo lavorando tramite Joe Barone per fare in mondo che chi vuole investire venga agevolato".

Sulla Fiorentina del futuro: "Ci penso ogni giorno. Sono arrivato a giugno e abbiamo dovuto prendere molte decisioni, il mercato estivo non è stato eccellente. Non siamo partiti bene ma le cose sono migliorate con Iachini. A gennaio abbiamo preso 7-8 giocatori per la seconda parte di stagione ma anche per la prossima. Voglio vincere qualcosa e fare della Fiorentina una delle sette sorelle della Serie A. Con la mano destra lavoro sulla squadra, con la sinistra lavoro per le infrastrutture. Senza quelle, per via del Fair Play Finanziario, non possiamo fare investimenti sui giocatori. Penso che rispetto a qualche mese fa i nostri giocatori siano più convinti di restare piuttosto che andare via".

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