Capitali, rifiuti e parole proibite. Juventus-Fiorentina va oltre i 90′

Juventus-Fiorentina non sarà mai una partita come le altre, non c'è classifica che tenga. La partita è una delle rivalità storiche del nostro calcio, e la gara cerchiata sul calendario dai tifosi viola. La Gazzetta Dello Sport ha raccontato alcune curiosità e aneddoti su questa sfida. La prima sono i doppi ex, dai più recenti Vlahovic-Chiesa fino a quelli storici come Baggio, Torricelli e Di Livio. Con Giancarlo Antognoni e il suo no ai bianconeri nel 78', un rifuto storico. Poi c'è la storia, le due città sono state capitali d'Italia. Torino dal 1861 fino al 1865, scettro poi ceduto proprio a Firenze, fino al 1871.

Lingue lunghe, insulti e arte

La rivalità è arrivata anche alle dirigenze. Lo stesso Rocco Commisso non ha lesinato critiche, anche pesanti, alla proprietà Agnelli. Storico lo sfogo contro Boniperti del regista Franco Zeffirelli, noto tifoso viola, che definì i suoi metodi come quelli dei mafiosi americani. Due città con due modi di vedere il mondo opposti. Firenze e la sua arte, i suoi poeti a artisti, le sue piazze e i suoi scorci. Torino invece come sede della Fiat, dell'industria italiana, protagonista del boom economico post seconda guerra mondiale.

L'affare Berbatov

Recentemente sul mercato uno dei casi più clamorosi è quello di Berbatov. Centravanti bulgaro dello United, e conteso dalle due squadre. Affare fatto con la Fiorentina, con i viola che lo aspettano a Peretola. Poi l'inserimento all'ultimo minuto della Juventus. Alla fine il giocatore si accaserà al Fulham, in Inghilterra. Ma la proprietà Della Valle contestò aspramente i metodi di Marotta. L'unico motivo di unione è quello del patrono delle città, San Giovanni Battista

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