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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 22: Luka Jovic of ACF Fiorentina celebrates after scoring the third goal of his team with Arthur Mendonça Cabral of ACF Fiorentina during the Serie A match between ACF Fiorentina and FC Internazionale at Stadio Artemio Franchi on October 22, 2022 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Molte le discrepanze tra i tifosi riguardo il dualismo in attacco tra Jovic e Cabral, con il brasiliano che ormai ha avuto tempo per conoscere il campionato italiano, ma che ancora non è riuscito a lasciare il suo zampino. Il Corriere dello Sport, così, ha deciso di intervistare tre ex attaccanti viola sull'argomento, per capire il loro parere riguardo questi due centravanti. Giacomo Banchelli pensa che nei primi cinque mesi era lecito non pretendere troppo da Cabral, soprattutto per uno che arriva dall'estero. Sicuramente si aspettava qualcosa in più da questa prima parte di stagione, ma la poca continuità e l'arrivo dell'ex Real gli hanno causato un brutto scherzo. Secondo l'ex viola un attaccante "ha bisogno di poter sbagliare per due o tre partite, ma avere ancora il posto da titolare la domenica successiva". Inoltre, crede che mandarlo via a gennaio non sia la soluzione migliore, visto il ritmo serrato che dovrà mantenere la squadra.
La pensa diversamente Ciccio Graziani, sostenendo che Italiano potrebbe testare Cabral e Jovic insieme dal 1', in particolar modo perché questa alternanza non aiuta nessuno. Concludendo nel dire che se la società dovesse scegliere chi sacrificare, l'ex attaccante crede che quel giocatore possa essere Cabral. Di diverso avviso, infine, Ezio Sella, che vuole dare ancora del tempo e fiducia al centravanti brasiliano. "Si vede che ha qualità importanti, quindi aspetterei prima di dare un giudizio definitivo" sostiene l'ex attaccante. Poi ha concluso ribadendo che sia Cabral che Jovic sono due attaccanti molto diversi, ma che non potranno mai in alcun modo avvicinarsi a Vlahovic.
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